TORINO 1 giu (Però Torino) - "Verso le sei di sera il citofono ha suonato, qualcuno, un uomo, ha biascicato una domanda con uno strano accento e poi se n'è andato. Quando sono scesa, ho notato che a fianco del campanello della mia famiglia, c'era una strana incisione". Così, L.S., una nostra lettrice recentemente trasferitasi a Milano da Torino, ci racconta la sua avventura di ieri: "Mi sono preoccupata parecchio, anche perché avevo letto che esiste un codice adottato per marchiare gli appartamenti da svaligiare".

In effetti, quella che molti ritengono una leggenda metropolitana, da anni gira sulla rete. Anche sul blog non giornalistico del nostro sito, è stata inserita la notizia di questo codice attribuito ai nomadi. "Stamattina - aggiunge L.S. - sono andata a fare denuncia al commissariato di zona. Il poliziotto che mi ha ricevuto non era affatto stupito da ciò che gli raccontavo. Anzi, mi ha detto che la cosa non è infrequente". Ovviamente, nessuno può dire se a segnare i citofoni siano zingari, buontemponi che hanno letto i vari articoli usciti sull'argomento, ladri di altre etnie e nazionalità, magari italiani, che si danno da far in questo modo.

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Nota positiva della disavventura di L. ("Stanotte non ho dormito tranquilla per nulla") è che a quanto pare lo scarabocchio vicino al suo campanello, indicherebbe "casa abitata". In effetti, dice, "al citofono abbiamo risposto". In ogni caso, al commissariato, oltre che raccogliere la sua denuncia, si sono detti impotenti a intervenire in alcun modo. Chissà, ma in quella zona di telecamere ce ne sarebbero eccome.