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Gli studenti torinesi? I migliori del mondo occidentale

studenti-torinoTORINO 1 apr (Però Torino) - Sorpresa, ma fino a un certo punto: i ragazzi di Torino, intesi come studenti e prossimi lavoratori, sono i migliori del mondo occidentale, insieme con quelli di Milano.

Piemonte e Lombardia, infatti, si aggiudicano il primato planetario per affidabilità, capacità, flessibilità e preparazione, secondo i "cacciatori di teste", superati soltanto da quelli dell'estremo Oriente, visto che i quindicenni di Shanghai ci sopravanzano di 3 punti nella speciale classifica stilata dall'Ocse e dall'Università di Pisa.
Seguono a ruota dai ragazzi del Nordest, superati soltanto - sempre a livello mondiale - dagli australiani della regione di Perth, in Australia, che restano quindi dietro ai torinesi, come riporta "Il Corriere della Sera".
I giovani di Milano e Torino risultano quindi i migliori quando si tratta di usare le capacità che per molti imprenditori e cacciatori di teste sono oggi imprescindibili. E lo sviluppo dell'economia nelle due città, prima che arrivasse l'Euro, lo dimostra.
Del resto l'Italia del Nord ottiene buoni risultati anche nelle competenze matematiche e linguistiche e dunque una buona scuola funziona anche quando è ora di usare la logica o di affrontare problemi reali e complessi.
Secondo gli esperti dell'Ocse, il curriculum variegato e la serietà degli istituti ci premia: dalla storia alla filosofia alla geografia, approfondire più materie aiuta rispetto alle scuole con curriculum più ristretti e focalizzati su poche specialità. Inoltre l'approccio pratico (ricerche, lavori di gruppo, progetti vari e tesine) avvicina i ragazzi ai problemi complessi che si troveranno poi ad affrontare nel mondo del lavoro.
Fondamentale è la disciplina e la serietà dei singoli istituti, anche se normalmente i licei prevalgono. Tuttavia il Sud Italia risulta perdente per molti versi: chi esce da un istituto tecnico di Torino o Milano, secondo l'Ocse, ha una preparazione nettamente migliore rispetto a chi frequenta un liceo del Meridione.
In generale, va però detto che un liceale del Nord ha risultati migliori di un suo concittadino che frequenti un istituto tecnico: la lettura (dove il distacco è molto netto) e le capacità matematiche (dove la differenza non supera i trenta punti, equivalenti a un ritardo di circa 8-9 mesi) sono i primi campi dove si notano le differenze.
Purtroppo il "gap" tra Nord e Sud, indipendentemente dal tipo di scuola, è più ancora ampia. È importante la singola scuola, la sua impostazione e la sua capacità di istruire, attraverso un misto di materie variegato (a dispetto dei teorici della specializzazione a tutti i costi) ma anche l'uso pratiche come il lavoro in gruppo e a progetto.

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