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Una Ong torinese fra i rifugiati del Mali

maliTORINO 24 gen (Però Torino) – Mentre in Mali si inasprisce il conflitto che ha già messo in fuga decine di migliaia di profughi, una Ong torinese continua a rimanere in mezzo alla popolazione, per aiutare anche i rifugiati.

 

«I volontari impegnati in loco hanno confermato l'impegno a rimanere nel paese malgrado le difficoltà, per proseguire i progetti di sviluppo avviati e restare accanto alle organizzazioni contadine con cui collaborano da anni», ha dichiarato Piera Gioda, presidente dell'ong torinese Cisv.

 

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L'associazione, che si occupa di cooperazione allo sviluppo, è adesso al lavoro nella Regione di Mopti, al confine con il Burkina Faso, una delle mete dei rifugiati maliani. Qui promuove la sovranità alimentare e la lotta alla povertà.

 

«In particolare puntiamo a potenziare il settore agro-zootecnico, che è vitale per un'economia a vocazione pastorale, ma che ora è in forte crisi per la degradazione delle risorse naturali e per gli scontri nel Nord del paese», spiega Fabio Ricci, da due anni coordinatore dei progetti Cisv in Mali.

 

«Adesso il nostro compito è mantenere l'impegno a fianco dei 20mila allevatori e agricoltori maliani con cui stiamo realizzando attività di formazione e di gestione dei settori produttivi. Ma più che gli aspetti tecnici, in questo momento è importante la nostra presenza in quanto tale, che ha un significato rassicurante: i nostri partner maliani si sentono sostenuti vedendo che restiamo con loro e ne condividiamo la situazione quotidiana, anche a costo di correre dei rischi».

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