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Insulti a Elkann che dice: 'I giovani non lavorano perché non hanno voglia'

elkann

TORINO 15 feb (Però Torino) - E' una vera e propria bordata di insulti, quella che si è beccata il rampollo di casa Agnelli, John Elkann, dopo l'improvvida dichiarazione di ieri, secondo cui i giovani italiani "non trovano lavoro, perché stanno troppo bene a casa". Dichiarazione che è arrivata poco dopo lo spostamento della Fiat in Olanda e in Inghilterra, mentre la produzione automobilistica italiana, controllata in modo monopolistico dalla sua famiglia - nei decenni - ha già traslocato per il 90 per cento all'estero.


Su TwitterFacebook, sui commenti di tantissimi siti di informazione, l'efebico miliardario ha subito una lapidazione senza precedenti. 

'Il lavoro c'è ma i giovani non sono così determinati a cercarlo'', così a detto. A inchiodare alle pantofole i ragazzi italiani, dopo Tommaso Padoa-Schioppa, che li definì "bamboccioni" ed Elsa Fornero, che invece optò per l'inglese 'choosy', stavolta è stato infatti il presidente di Fiat Elkann, che ha incontrato a Sondrio gli studenti delle scuole superiori rispondendo alle loro domande sul tema dell'istruzione. '
 
'Se guardo a molte iniziative che ci sono, non vedo in loro la voglia di cogliere queste opportunità perché da un lato non c'è una situazione di bisogno oppure non c'è l'ambizione a fare certe cose''. Che talvolta, però, richiedono di un minimo capitale di partenza, mentre il sistema bancario - controllato anche dalla sua famiglia - è del tutto bloccato, in questo paese. Ma secondo Elkann ''ci sono tantissimi lavori nel settore alberghiero ma c'è tantissima domanda di lavoro ma c'è poca offerta perché i giovani o stanno bene a casa o non hanno ambizione''. In molti, comunque, avrebbero visto bene proprio lui come cameriere o cuoco, da quanto si evince sulle migliaia di commenti postati in rete.
Sull'argomento Elkann ha poi intrattenuto due scambi di battute con gli studenti. A Nicola che si è presentato come ''studente dell'ultimo anno della scuola per elettricisti ed idraulici'' e gli ha chiesto di poter lavorare in Fiat, Elkann gli ha replicato: ''prima diventa un elettricista e poi ne parliamo''. Infine a Mika, che gli ha domandato cosa lo spingesse a lavorare pur avendo la possibilità di vivere senza doverlo fare, il rampollo di casa Agnelli ha replicato: ''Io, Lapo e Ginevra abbiamo la grande fortuna di essere stati stimolati a fare delle cose e abbiamo tutti il desiderio di fare''.
 
A suo avviso ''è meglio fare una vita in cui hai interessi e fai cose che fare una vita in cui sei in vacanza tutto il tempo''. Infine John Elkann ha confessato di aver ''studiato al Politecnico perché interessato alla materie scientifiche'' mentre il nonno lo avrebbe voluto ''veder studiare alla Bocconi, un'università che lui conosceva bene''. Quindi niente istituto alberghiero, comunque.
"Quindi tra i due Elkann, quello dotato di cervello è Lapo". E' una pioggia di insulti quella che si raccoglie in rete su John Elkann, dopo le sue dichiarazioni sui giovani italiani che "non lavorano perché stanno bene a casa". Un passo falso per il rampollo della famiglia Agnelli, che sembra aver dimenticato le polemiche scatenate dall'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero per un "choosy" di troppo. Soprattutto perché su twitter sono tanti i riferimenti al suo essere un "figlio di papà". Qualcuno si chiede "quante camicie abbia sudato nella sua vita il caro John".
E ancora: "Poi apre la bocca John Elkann e da convinto pacifista diventi un potenziale serial killer", scrive un utente; "Vi siete mangiati l'Italia con i soldi degli italiani, almeno risparmiateci le inutili prediche", chiosa un altro. Ancora: "John, ma tu hai mai iniziato a lavorare perché io non me ne sono accorta", chiede una ragazza. E poi: "John Elkann che parla di giovani disoccupati mi fa assumere l'espressione che avrei davanti a Cicciolina che parla di castità prematrimoniale". Infine: "Rampollo di una famiglia che ha saccheggiato il Paese fa la morale mentre scappa per non pagare le tasse".

Opinioni sulle esternazioni arrivano anche da alcuni giornalisti. Sul suo blog Gad Lerner prova rammarico per le esternazioni del rampollo della famiglia Agnelli, soprattutto perché lo "stereotipo" espresso dal presidente Fiat "non solo è sbagliato, ma temo lo renda ombroso, privandolo del senso di gratitudine che uno come lui dovrebbe coltivare per il paese da cui ha tratto le sue fortune". Per il corrispondente a New York di Repubblica Federico Rampini "quando uno nasce privilegiato, qui negli Stati Uniti, di solito ha il buon gusto di non insultare chi deve combattere partendo da condizioni molto più sfavorevoli". Non solo: Elkann è la sintesi "di una classe parassitaria e incapace di competere sui mercati globali" ed è uno che ha "ereditato tutto, e non è da questa questa cattedra che i giovani italiani possono ricevere lezioni utili per il loro futuro".

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