Va tutto bene, anzi male. Ma un briciolo di considerazione in più da Rai e Mediaset sarebbe stato doveroso. Perché il Toro è tornato da Bergamo con 3 punti pesanti, con gioia e con maggior fiducia nei propri mezzi. Poi avrà anche ragione Collovati, questa squadra non avrà orizzonti strabilianti. Ma intanto noi ci godiamo una bella posizione in classifica e possiam guardare con ottimismo alle prossime partite.
Perché è vero che il primo tempo di Bergamo non è stato proprio esaltante e bisogna capire se nel secondo tempo sia decollato il Toro o sia sprofondata l'Atalanta. Però, nella ripresa, si è visto che giocava (e bene) quel Cerci che nei primi 45 minuti era rimasto con la testa in tribuna. Si è visto che Stevanovic non ha dimenticato di essere quello dell'anno scorso, anche se la serie A rappresenta un gran salto. Si è visto che D'Ambrosio è sprecato in panca. Che Bianchi non ha dimenticato come si segna. Che i due pedalatori di centrocampo non saranno dei fenomeni ma in A ci posson stare.
Ma soprattutto, in chiave salvezza, ha evidenziato che ci sono squadre che stan peggio. Perché, tra l'altro, non hanno un Ventura che insegna calcio come pochi ai suoi ragazzi. Ed è il vero valore aggiunto di questo Toro.
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