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Giovedì, 08 Marzo 2012 17:38

A Torino

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A Torino tutti cercano qualcosa. Gli automobilisti, di solito, cercano parcheggio, mentre gli ausiliari Gtt cercano auto da multare. Le donne cercano un uomo e ne trovano tanti, mentre gli uomini cercano tante donne e ogni tanto ne trovano una, le vigilesse cercano di essere più cattive dei colleghi maschi i quali cercano quotidianamente di massacrare gli automobilisti in cerca di parcheggio. I cani randagi cercano un padrone, i venditori abusivi di fiori cercano di rovinare qualsiasi serata all’aperto dei torinesi e le mamme cercano di raggiungere le scuole nell’ora di uscita dei pargoli. Il sindaco Sergio Chiamparino cerca un partito, una nomina, un successore, una prospettiva: qualsiasi cosa riesca a fargli fruttare l’enorme popolarità che ha nei confronti dei cittadini, senza dover scontare l’immensa impopolarità che si è guadagnato dentro il suo partito. Roberto Cota, anche lui molto torinese ultimamente, cerca Mercedes Bresso ma lei continua a sfuggirgli continuamente incazzata. Mercedes Bresso cerca la calma, mentre sembra aver già trovato un’ottima parrucchiera.

A Torino i bigliettai sui bus cercano gli italiani, per verificare se abbiano “obliterato”: di solito non vanno tanto alla caccia degli stranieri o degli italiani particolarmente abbronzati che potrebbero trarli in inganno. I commercianti cercano tanti clienti, pur tentando di tenere aperti i negozi il meno possibile. Tutti i torinesi cercano la primavera o almeno inseguono temperature meno polari, mentre la presidente dell’Ascom Maria Luisa Coppa cerca l’assessore comunale al commercio Alessandro Altamura, specie ora che “Lo Spiffero” ha ventilato di un filarino tra i due e lei ha definito “schifezza” tale notizia. Giuliana Manica, assessore regionale al Turismo uscente, cerca i voti, anche se per cinque anni non ha cercato tanto nuovi turisti per il capoluogo, preferendo i natii laghi novaresi. E poi i voti li cercano tutti, ultimamente, persino quelli della lista di Beppe Grillo, che cercano anche di smarcarsi dalla politica, pur volendo farne parte. I giornali (noi compresi) cercano inserzioni pubblicitarie, le tivù locali dopo l’avvento del digitale terrestre, cercano smaniosamente spettatori. A Torino i giornalisti cercano notizie utili alla loro fazione politica e invocano la libertà di stampa, mentre la Fiat cerca di licenziare quanti più dipendenti italiani le sia possibile, per aprire fabbriche all’estero. Nel frattempo, sempre la Fiat, cerca finanziamenti pubblici italiani, mentre Luca Cordero di Montezemolo, cerca di giustificare le sue affermazioni secondo le quali la Fiat, da quando c’è lui, non avrebbe mai preso il becco di un finanziamento pubblico. I piemontesi cercano qualcuno che ancora parli l’antica lingua del posto (il piemontese) e le banche cercano di non concedere prestiti a nessuno, salvo che non ne abbia bisogno. I venditori cercano di vendere e i compratori cercano di spendere, le finanziarie cercano di finanziare e gli usurai pure. A Torino Michele Coppola cerca nuovi “amici” che lo appoggino in campagna elettorale, anche se solo con i voti del suo staff in stile Obama dovrebbe piazzarsi ai primi posti. Mauro Laus e Roberto Placido cercano tutti i lucani residenti in città per sbranar loro i voti. Enrico Salza, presidente di Intesa Sanpaolo, cerca ancora di far sentire il proprio vocione a tutti, benché abbia lui stesso abbassato il volume cedendo le redini del potere Sanpaolo ai milanesi di Intesa.

A Torino le belle ragazze in discoteca cercano il principe azzurro, ma di solito si innamorano di quelli col Cayenne, mentre i ragazzi cercano soltanto le belle ragazze. I carri attrezzi, come avvoltoi, cercano incidenti e le battone in mezzo alle strade cercano tranquilli padri di famiglia da traviare per mezz’oretta. Enzo Ghigo, coordinatore piemontese del Pdl, cerca il motivo per cui molti non lo sopportano (“eppure io sono così simpatico”) mentre continua a cercare più posti al governo per i piemontesi, o almeno un posto per un piemontese. Michele Vietti, capintesta sabaudo dell’Unione di Centro (Udc) cerca di piazzarsi sempre al meglio e forse cerca anche di controllare l’assessorato alla Sanità del Piemonte, avendo molto a cuore il mondo delle cliniche private. A Torino gli operai cercano di arrivare al 27 del mese e gli stagisti cercano uno stipendio. I comunisti cercano un’identità e un simbolo e cercano di dare del fascista a chiunque non la pensi come loro. Rai tre Piemonte cerca sui giornali le notizie da leggere in televisione e il caporedattore cerca di accasarsi quanto prima con il nuovo vincitore, peccato che nemmeno lui sappia ancora chi sia. A Torino qualcuno cerca la libertà, tenta di squarciare la cappa di omologazione benpensante che da decenni blocca qualsiasi iniziativa fuori dai giri. E Torino cerca di ignorarli tutti, questi pericolosi sovversivi. A Torino tutti cercano qualcosa e qualcuno, ogni tanto, la trova pure.

Ultima modifica il Sabato, 26 Maggio 2012 20:19
Giovanni Monaco

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