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Lunedì, 11 Giugno 2012 13:14

Come ti combino un matrimonio

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sposi"Devo tornare a casa, altrimenti non mi sposo più".
"E cos'è che ti preoccupa?", gli rispondo.
"Metti che poi trovo l'amore vero: che faccio? Da noi il matrimonio è per sempre".

Il ragazzo indiano ha 26 anni, su di lui grava il numero 27 - l'età entro la quale deve concludere il matrimonio combinato. Ci potrebbero volere due anni per la ricerca della sposa e la famiglia si sta mobilitando. Cercheranno tra le persone della sua classe sociale/casta, del suo livello culturale. Consulteranno le carte astrali, verificheranno compatibilità astrologiche, caratteriali. Poi li faranno incontrare. Se si dovessero piacere, il gioco è fatto: la famiglia darà fondo al conto in banca per i festeggiamenti di nozze, che dureranno tre giorni. Altrimenti, si ricomincerà da capo nella ricerca. Perché "combinato" alla fine non vuol dire "imposto". E infatti, se nel frattempo trovasse il vero amore, potrà dirlo ai genitori, sposare qualcuno fuori dalla sua casta, come Sonia, l'italiana che andò in moglie a Rajiv Gandhi e che oggi in India si occupa di politica.

È preoccupato, mentre in cuor mio lo invidio. Non mi sarebbe dispiaciuta una mano da parte di qualcuno con un matrimonio riuscito alle spalle, che mi guidasse nella scelta di un partner affidabile, serio, raccomandabile. Un po' come fare le parole crociate facilitate.

"E l'hai trovato il vero amore?", gli chiedo.
Scuote la testa.
"E allora di che ti preoccupi?"
Ride.

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Lui ride, e a me viene da piangere. Perché da noi le relazioni si buttano via una dopo l'altra. Con la scusa che ci si può liberare, nessun rapporto rimane per sempre. E il divorzio, che doveva semplicemente liberare dalla schiavitù di un matrimonio infelice e sbagliato, è diventato la minaccia alla fine di ogni litigio. "Guarda che ti chiedo il divorzio". Ripeti oggi, ripeti domani, poi alla fine si divorzia davvero. Ma spesso con poca convinzione. Vedo lei chiedere il divorzio con rabbia, per attirare l'attenzione, per costringerlo a cambiare per sempre, e lui mandarla a stendere con altrettanta rabbia, e lei frustrata perché non se lo aspettava di divorziare davvero.
Se è un gioco, è ben crudele.

"Da noi il matrimonio è per sempre". Beato te. Qui come respiri in modo diverso ti buttano fuori dalla porta.
Facciamo finta sia per sempre. Ci conosciamo oggi. Facciamo finta di dover passare insieme i prossimi 60 anni. Tante quisquilie passano, tante cose si lasciano correre. Invece è sempre tutto questione di vita o di morte. Una parola in più, e il telefono smette di squillare, di vibrare, di ricevere.

Con questa paura di essere feriti, di soffrire, che impedisce alle persone di dirti "ti voglio vedere"- diventa un "ti voglio" e basta. Meglio buttarla sul sesso, non pensarsi come fidanzati ma come trombamici, non assumersi più il rischio di un rapporto. Perché si è cresciuti, non si è più giovani, si dice. O perché invece non si ha il coraggio di dire che non ci si è mai impegnati davvero a farla durare per sempre?

I matrimoni combinati funzionano di più. Forse si hanno meno aspettative di batticuori, forse si cerca più un compagno e non un vibratore portatile o una bambola gonfiabile da tasca. Cerchi un compagno, con cui trascorrere le serate, condividere alcune emozioni, e per il resto farsi forza l'uno con l'altro.

In bocca al lupo Ram, la donna della tua vita ti aspetta. Almeno tu, non lasciarla passare.

Ultima modifica il Lunedì, 18 Giugno 2012 10:58
Nazarena Fazzari

Sex & Turin

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