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Robe di Toro

Robe di Toro (21)

Lunedì, 07 Ottobre 2013 08:13

Piccolo Toro cresce, malgrado tutto

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maksimovic

"Abbiamo una banca?", chiedeva qualcuno qualche anno fa. Noi no, una banca non ce l'abbiamo. E neanche un arbitro (non è detto che i due fattori non siano legati..). Ma abbiamo un gioco. E per chi ricorda il Toro pre-Ventura non è poco. Siamo passati dai lanci lunghi alla sperindio - che non trovavano mai qualcuno pronto a sfruttarli - ad un gioco che non sarà certo quello del Real e neppure della Roma di questo inizio campionato, ma che non è neppure troppo distante da quello mostrato dalle squadre che ci precedono in classifica.

Martedì, 16 Ottobre 2012 07:40

Cairo prende 'La7', bene o male per il Toro?

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Trionfo a Bergamo, delusione contro l'ultima in classifica. E a Palermo? Un Toro squilibrato, che forse vale più di quel che pensa oppure no. L'inizio campionato in stile scozzese (nel senso di doccia) non tranquillizza più di tanto. Anche perché squadre sicuramente più deboli – dal Pescara al Siena, allo stesso Cagliari – conquistano punti dove meno te lo aspetti. Ma a fine stagione quelli che contano sono i punti, non le valutazioni sullo stile di gioco.

rai mediasetSe 5 reti (in traferta) vi sembran poche... Sì, a Giacomo Crosa ed a Canale 5 son sembrati pochi i goal del Toro a Bergamo. Non una parola sui granata nel Tg5 del lunedì mattina, quello in cui si fa il punto sulla domenica del calcio. E nemmeno a Uno Mattina, nel settimanale punto sul campionato, s'è accennato al Torino, mentre ci si profondeva su Roma, Lazio, Palermo. Per carità, tutti stanno cercando di capire se il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto sia diventato davvero quasi colmo. E alla Domenica Sportiva il gufatore Collovati ripeteva che il Toro non è una gran squadra ma neppure scarsa.

Lunedì, 24 Settembre 2012 13:13

Toro nel Limbo tra amnesie e solidità

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cerci torinoBicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? Dopo il pareggio di Marassi le interpretazioni concordano solo su un punto: il bicchiere pieno non è. E allora possiamo entusiasmarci per aver trovato un grande portiere, o possiamo deprimerci perché l'unico tiro in porta è stato il rigore realizzato da Bianchi. Preoccuparci per 85 minuti di abulia di Cerci o esaltarci per gli altri 5 minuti di ottimo livello?

 

torinoTORINO (Però Torino) - Se era l'esame di maturità, è arrivata la bocciatura. Il Toro contro l'Inter è stato tutt'altro che disastroso, ma ha comunque evidenziato la distanza dalla prima fascia di squadre della serie A è notevole. L'impegno è importante, fondamentale, ma non basta. Serve qualità e su questo piano il Toro non brilla. Poi, magari, il super richiesto Gazzi ha trovato la sua giornata storta e contro la Samp sarà un'iradidio. Magari. O magari no, è semplicemente modesto.

 

Martedì, 11 Settembre 2012 15:43

Con l'Inter inizia la Serie A del Toro

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Toro–Inter: la serie A inizia, finalmente. Perché, al di là degli entusiasmi, le due prime partite del Toro sono state soddisfacenti sotto l'aspetto del risultato e pure del gioco, ma per nulla significative. Il Pescara, anche se gioca in 11, rimane il principale candidato alla retrocessione. E figuriamoci se resta in 10. Ed il Siena non è certo uno squadrone.

Lunedì, 02 Luglio 2012 09:42

Il sobrio Cairo, molto montiano, poco efficace

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cairo-mare2

Sobria e seria. Così, per il Quirinale, doveva essere l’Italia che è stata fatta a pezzi da una Spagna per nulla sobria, alla presenza del premier Mario Monti (porterà sfiga?). Ma chi ha meglio interpretato l’ordine del Quirinale è indubbiamente l’accoppiata Cairo-Petrachi. Convinti che fosse riferito alla campagna acquisti. Che più sobria di così non poteva essere. Chi, nei giorni scorsi, ha parlato dell’arrivo del "Piccolo Faraone" o di Maxi Lopez? E invece, nel nulla cosmico messo in campo sino ad ora, ci si ritrova a dove far fingere di entusiasmarsi per Gillet e Sansone, per Canini e Terlizzi. Roba da Champions sicura. Dai ragazzi, diteci che siamo su Scherzi a parte. Che ci state prendendo in giro e che avete già firmato i contratti con giocatori veri, da serie A. Che non erano parole al vento quelle dopo la promozione: "Faremo una squadra di giovani brillanti con l’innesto di qualche campione". Adesso smettetela di giocare e diteci chi sono questi giovani e questi campioni. Almeno per una serie A decorosa. Mica vorrete farci credere che il "colpaccio" dell’anno sia Brighi?

Martedì, 05 Giugno 2012 10:51

Cairo, dopo le promesse vogliamo i fatti

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cairo petrachi

Sicuramente staranno lavorando sotto traccia, Cairo e Petrachi. Per il momento, però, quel poco che emerge dalla campagna acquisti (?) e cessioni (!) non è molto incoraggiante.

D'accordo, a Bergamo la sfiga è tornata ad essere compagna del Toro. Lo si è visto soprattutto per l'infortunio a Suciu, ma anche nel goal al 93° del Pescara che ci ha negato la coppetta. Tutto vero. Ma è difficile parlare solo di sfiga di fronte ai duemila tiri inutili contro la porta dell'Albinoleffe. Perché stiamo parlando di una squadra retrocessa, non del Chlesea o del Bayern, del Barcellona o del Real Madrid. Se non si riesce a perforare la retroguardia dell'Albino, forse è il caso di chiedersi - ora che il campionato è finito - come si può sperare di affrontare la serie A con questi giocatori. Occorre investire, subito e spendendo tanto e bene. Non possiamo illuderci che Sgrigna rappresenti un bomber di razza. Si leggono tanti nomi, in questo scorcio di fantasia applicata al mercato. Ma uno convincente? Barreto? Con quali garanzie di tenuta e di realizzazione? Serve disperatamente una punta, dai goal pesanti e costanti. Serve un centrocampo solido e con idee, ma anche con rapidità nell'eseguirle. E la retroguardia non deve essere sguarnita, anche se Darmian, contro squadre di B, è parso ottimo anche come centrale. Quali strategie? Quali obiettivi? Si è partiti indicando la strada di una linea "verde" e poi son comparsi i nomi di difensori ultratrentenni. L'estate è lunga, ma gli affari si fanno ora.

Lunedì, 21 Maggio 2012 07:55

Cairo cubista non rovina la festa

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Festa doveva essere e festa è stata. Anche se qualcuno ha provato a rovinarla. Non il Modena, che ha fatto la sua onesta partita e ha pure rischiato (in una sola occasione) di pareggiare il primo goal. Ma ci ha provato Giove Pluvio, che pensavamo romanista o laziale ed invece era un gobbo maledetto. E poi qualche signore in divisa che si è divertito a sparare lacrimogeni verso via Pietro Micca mentre transitavano bambini, donne, anziani in festa. Qual è il quoziente intellettivo adatto per intossicare una folla disarmata e gioiosa? Sarebbe interessante scoprirlo, ma forse i test li avevano fatti in precedenza, in coincidenza con la festa dei gobbi che non sono stati infastiditi mentre distruggevano un negozio granata e imbrattavano la città. Ma guai a parlare di doppiopesismo: sono coincidenze statistiche, come direbbe Abodi. Ma a rovinar la festa ha provato anche Cairo, con uno spogliarello da cubista di fronte alle telecamere di Sport Italia. Ecco, in un campionato caratterizzato da tanta mediocrità (arbitraggi infami su tutti i campi, a prescidere dal Toro, una giustizia sportiva al limite dell'ignobile, molte squadre con un gioco parrocchiale), Sport Italia si è distinta per trasmissioni non soltanto competenti, ma anche leggere e divertenti. L'espressione della conduttrice mentre Cairo si levava la camicia valeva da sola la visione del programma. Comunque festa è stata ed è proseguita, davanti alla tv, grazie al Napoli. Ora è il momento della gioia. Da domani si parla di mercato.

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