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Dario Netto

Dario Netto

Il verso della Zebra

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Esordio col sorriso per i bianconeri che contro il Parma hanno fatto un ottimo secondo tempo dopo un primo sonnolento. La difesa senza Chiellini, Lucio, Caceres e con il baby Marrone dirottato al centro ha retto benissimo, tanto che Storari ha potuto godersi la partita da posizione privilegiata.

 

Conte, Carobbio e i pentiti a 'intermittenza'

Giovedì, 23 Agosto 2012 13:46 Pubblicato in Il verso della Zebra

Antonio ContePer fortuna per parlare di ippica non bisogna essere per forza cavalli. Allo stesso modo si può parlare di sentenze senza obbligatoriamente avvocati. E così sui giornali, sui social network, sui blog è un susseguirsi di commenti. Come è normale gli antijuventini esultano per la conferma della condanna a Conte e gli juventini hanno fatto giustamente quadrato attorno al proprio allenatore.

 

L’Ital-Juve, come è stata ribattezzata da molti addetti ai lavori, è crollata all’ultimo miglio. A bocce ferme, con più serenità, si può dire che è stato senza dubbio un buon Europeo, non ottimo però e non tanto per la finale persa malamente contro i fenomeni spagnoli.

Sono juventino, ma bentornato Toro

Giovedì, 17 Maggio 2012 16:48 Pubblicato in Il verso della Zebra

Sono un tifoso della Juve sui generis, ne sono consapevole. Non riesco ad odiare il Toro. Non sono nemmeno in grado di farmelo diventare antipatico. Ho iniziato a seguire il calcio con passione e costanza diciamo intorno alla seconda metà degli anni ’80. Da allora fino ad oggi Juve e Toro, salvo rarissime eccezioni, hanno fatto campionati diversi.

Anche quando entrambe in serie A non c’è quasi mai stata una competizione vera dal punto di vista della classifica. Per me fin da piccolo le partite più importanti, quelle che ti saliva la tensione già il giorno prima, erano contro il Milan, l’Inter, la Roma per alcuni periodi anche il Napoli, il Parma o la Lazio. Il derby capivo che era una partita diversa attraverso gli occhi di mio padre. Da come si arrabbiava o come esultava quando perdeva o vinceva la Juve.

Lo capivo dal can can mediatico, dagli sfottò al bar di quelli più grandi di me, dai clacson che suonavano tutta la notte. Alcuni numeri per spiegarmi meglio. Dal campionato 1985 ad oggi il Toro è arrivato davanti alla Juve solo nella stagione 90- 91 in cui i granata allenati da Mondonico chiusero al 5° posto. La Juve allenata da Maifredi che doveva produrre calcio offensivo e divertimento a nastro fece divertire soprattutto gli avversari chiudendo 7°. Tra l’altro quell’anno i bianconeri nei due derby raccolsero un solo punto. L’anno successivo le due squadre vissero l’ultima vera rivalità per la classifica finale. Il Toro trascinato da Scifo e Casagrande chiuse al terzo posto proprio dietro la Juve (allenata dal Trap) e soprattutto arrivò in finale di Coppa Uefa (persa immeritatamente). Da quel giorno, fatta eccezione per la stagione 2006-2007 (quando per gli effetti di calciopoli la Juve partecipò e vinse il campionato di serie B mentre il Toro arrivava 16° in serie A), i destini di Juve e Toro hanno preso strade diverse. Negli ultimi 20 anni i granata non sono riusciti ad arrivare più in alto dell’8° posto (stagione 93-94) e hanno collezionato 10 stagioni (il 50% esatto) in serie B. Questa mancanza di rivalità sul campo nella lotta ai vertici della classifica ha fatto sì che in me non si sia mai generato l’anticorpo granata. Anzi.

Alcuni dei miei amici più intelligenti e interessanti tifano Toro. Comprendo, invece, che per i tifosi del Toro la Juve sia sempre stato il nemico per eccellenza, per un milione di motivi diversi. In definitiva non posso che essere lieto del prossimo ritorno in serie A dei cugini granata, credo che una città come Torino si meriti due squadre competitive nella massima serie. Bentornati.

Torna presto, Capitano

Lunedì, 14 Maggio 2012 09:58 Pubblicato in Il verso della Zebra

Dove trovare le parole per aggiungere qualcosa a ciò che abbiamo visto ieri? Il saluto più bello l’ha fatto lui, Alex, sulle pagine del proprio sito internet. E poi ci sono le foto, le immagini, quelle che passano sulle tv e sui giornali e quelle che ogni tifoso si porta dentro, ognuno c’ha le sue e magari nemmeno coincidono con quelle più note, più famose, più importanti.

Juve, ora la Champions per Del Piero

Lunedì, 07 Maggio 2012 10:38 Pubblicato in Il verso della Zebra

La Juve è tornata al suo posto, dov’era sempre stata. Davanti a tutti per la trentesima volta, sei anni dopo. E’ stato un viaggio lungo e faticoso, una traversata nel deserto, partita da Rimini e conclusa a Trieste. In mezzo diapositive di gioie (poche) e di sofferenze (tante): scudetti scuciti dal petto, fuga di giocatori che non hanno voluto accettare la retrocessione, la vittoria in serie B col capitano capocannoniere, il ritorno in Champions e poi due anni di inferno.

1 a 0. 11 contro 10. Sembrava una partita archiviata, decisa, finita. Sembrava il passo decisivo verso quella cosa che non si può nominare. Sembrava. Ma quando di calcio ne mastichi da sempre lo senti sulla pelle che ci sono partite stregate. Ieri sera era una di quelle. Nonostante il risultato sembrasse al sicuro il presentimento che potesse succedere qualcosa di brutto c’era.

Alex, tu sei leggenda!

Mercoledì, 18 Aprile 2012 09:13 Pubblicato in Il verso della Zebra

Fa male. Leggere e prendere atto che questo sarà l’ultimo anno in bianconero di Alex è una tristezza che ti morde lo stomaco. Una favola iniziata nel ’93 avrebbe meritato un’altra fine, più condivisa, meno imposta, senza la sensazione che si sia sbagliato qualche mossa. Tutti i record bianconeri sono i record di Alessandro Del Piero.

Juve, stasera si gufa

Martedì, 10 Aprile 2012 14:47 Pubblicato in Il verso della Zebra

La partita di stasera è decisiva, per questo amici bianconeri bisogna gufare con la massima concentrazione. Il Milan ferito dalla Fiorentina si gioca contro il Chievo la classica partita “dentro o fuori”. Non vincesse stasera, per la Juve si aprono davvero scenari insperati ad inizio anno. Per scaramanzia e per calendario i rossoneri hanno ancora un piccolo vantaggio, certo stare davanti a sette giornate dalla fine autorizza a sperare, ma io quella parola non la dico. Insomma non succede ma se succede….

Milan sempre favorito, però.....

Lunedì, 02 Aprile 2012 08:32 Pubblicato in Il verso della Zebra

Più del risultato, roboante e meritatissimo, impressiona la “casella” tiri in porta fatti dal Napoli, tristemente vuota. E questo era difficilmente prevedibile anche dai più inguaribili ottimisti. Ora il Milan è di nuovo ad un tiro di schioppo, Conte e la Juve hanno il dovere di crederci anche se il calendario è favorevole ai rossoneri. Nelle ultime otto giornate il Milan ne giocherà sei a San Siro (follie da calendario…). Avversari abbordabili, le uniche insidie, sulla carta, possono essere la Fiorentina, che invischiata inaspettatamente nella lotta salvezza deve fare punti, e il derby alla penultima giornata. Poi la storia del calcio è piena di sorprese, magari l’intoppo può arrivare quando meno te lo aspetti (gufata). La Juve dal canto suo ha un calendario più complicato, dovendo incontrare ancora Lazio e Roma (entrambe a Torino) in lotta per la Champion’s. Per sperare bisogna provare a vincerle tutte. Intanto le tre sberle date al Napoli hanno consentito alla Juve di blindare il secondo posto, che francamente è già tanta roba. Una postilla in merito alla dichiarazione di Galliani sul presunto (dopo un milione di replay ancora manca la certezza assoluta) gol non dato a Robinho che suonava all’incirca così: “speriamo che questo errore arbitrale sommato a quello su Muntari non falsi il campionato”. Che tradotto vorrebbe dire che se il Milan vince lo scudetto è tutto ok ma se lo vince la Juve è falsato? La guerra dei dossier (veri o presunti) con i torti arbitrali mi appassiona più o meno come guardare per un’ora un semaforo che cambia colore. Chi vincerà il campionato sarà stata la squadra più forte, più brava e più fortunata. Come è sempre stato. Sempre.