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Ecco com'era il palazzo di fronte al Duomo di Torino

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Ecco com'era il palazzo di fronte al Duomo di Torino, prima venisse demolito dal fascismo e prima che venisse costruito l'attuale 'palazzaccio' comunale. Si chiamava Palazzo Richelmy ed era stato progettato dal castellamonte. Edificato nel 1622, i suoi portici erano lunghi sessanta metri.

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L'attuale discutibile struttura è stata costruita nel 1965 in una delle aree più dense di testimonianze storiche della città appare anche ai più indifferenti un'offesa deliberata alla memoria storica e all'identità di Torino. Per colmo di ironia (o di spregio) ospita al suo interno l'ufficio tecnico comunale dei lavori pubblici.

Il "palazzaccio" sorge proprio in faccia al Duomo di Torino (1491/1505), l'unico edificio rinascimentale della città. Il campanile (ël Cioché) risale al 1469, ancora riconducibile alle tre chiese romaniche preesistenti; fu sopraelevato nel Settecento da Filippo Juvarra. Alle spalle vi è la splendida Cupola della cappella guariniana della Santa Sindone, dove è custodita la più preziosa reliquia della Cristianità. Pochi metri più a nord vi è la Pòrta Palass (Sec I a.C.), sul cui restauro si può (anzi, si deve) dire tutto il male possibile, ma che a Torino rappresenta la principale testimonianza dell'epoca romana, l'unica porta della città rimasta in piedi e, nel suo genere, una delle meglio conservate al mondo. Lì vicino ci sono le vestigia del coevo Teatro romano – forse voluto da re Cozio dopo la sua pace con i Romani, riportato alla luce a cavallo fra il XIX e il XX Secolo in occasione dell'ampliamento del Palazzo Reale – e delle mura della città romana. Lì accanto, il Museo di Antichità espone preziosissimi reperti del Piemonte antico.

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