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L'opera di Kubrick al Museo del Cinema di Torino

kubrikTORINO 3 giu (Però Torino) - Il Museo Nazionale del Cinema organizza – dal 3 al 30 giugno 2015 al Cinema Massimo – una retrospettiva quasi integrale dedicata al geniale regista Stanley Kubrick. Dopo aver programmato Barry Lyndon in versione restaurata, proponiamo un omaggio quasi completo a uno dei più grandi protagonisti del cinema contemporaneo.

Mancano Il dottor Stranamore e Arancia meccanica, che saranno inseriti nella retrospettiva del prossimo TFF.

Nato nel Bronx di New York, il 26 luglio 1928, non ancora ventenne viene assunto come fotoreporter dalla

rivista 'Look', ma, oltre la fotografia, il jazz e gli scacchi, coltiva un'altra grande passione. Il cinema. A 21 anni

dirige il suo primo cortometraggio, Day of the fight, un documentario di 16 minuti dedicato al pugile Walter

Cartier. Negli anni successivi si autoproduce altri corti e mediometraggi finchè nel 1955 con Il bacio

dell'assassino suscita l'interesse e l'ammirazione di Sterlyng Hayden, che convince la United Artists a

finanziare Rapina a mano armata, dietro l'impegno di comparire nel film. Da questo momento Kubrick potrà

contare sui budgets delle grandi produzioni, riuscendo comunque a non farsi fagocitare dalle politiche delle

majors.

A 27 anni si è già sposato due volte e quando incontra Kirk Douglas, all'epoca gia divo internazionale, deve

accettare i suoi suggerimenti (e critiche) riguardo al personaggio del colonnello Dax di Orizzonti di gloria

(1957), un film antimilitarista che viene subito applaudito e accostato a La grande illusione (Jean Renoir,

1957).

Tre anni dopo, con Spartacus (1960), la coppia Kubrick-Douglas ottiene sette candidature all'Oscar,

aggiudicandosi alla fine ben quattro delle ambite statuette. Contemporaneamente, sembra soddisfatto di

oltrepassare anche i limiti dei generi. Dalla seduzione in bianco e nero di Lolita (1962) al pilota che cavalca

la bomba de Il dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba

(1964). Per lui un film assomiglia - o dovrebbe assomigliare - più alla musica che alla letteratura. E nei suoi

film utilizza la musica per scatenare contrasti, sobbalzi, beatitudini. Come la musica immortale di Johann

Strauss per 2001: Odissea nello spazio, o una canzone rubata a Gene Kelly dal cattivo Alex di Arancia

meccanica (1971). E la marcetta di Topolino intonata dai marines nell'inferno del Vietnam in Full Metal

Jacket (1987).

Il suo Barry Lyndon (1975) è un capolavoro applaudito dal pubblico, e riceve, tra gli altri, anche un Oscar

per quella magica fotografia che rischiara i contorni del XVIII secolo alla lucedi centinaia di candele e lumi ad

olio. Nel corso della sua carriera dirige molti grandi attori, dedica tempi infiniti alla realizzazione di un film e

conserva l'abitudine di ispirarsi ai romanzi, compresi quelli mozzafiato come Shining (1980) di Stephen King

o come "Traumnovelle" di Arthur Schnitzler, utilizzato per il suo ultimo film Eyes Wide Shut (1999).

Scompare in Inghilterra il 7 marzo 1999.

La rassegna IL LABIRINTO DEL MONDO. Il cinema di Stanley Kubrick sarà inaugurata, mercoledì 3

giugno alle ore 16.00, dalla proiezione di Paura e desiderio, il primo lungometraggio del regista. Film

pressoché invisibile anche a causa del maniacale regista newyorchese che non lo amava particolarmente,

considerandolo un film pretenzioso e irrisolto, è stato rivalutato dalla critica e considerato necessario alla

comprensione dell’evolversi della poetica del regista. Ingresso 6.00/4.00/3.00 euro.

Paura e desiderio (Fear and Desire)

(Usa 1953, 68’, Hd, b/n, v.o. sott.it.)

In una guerra tra stati senza nome e senza caratteristiche particolari, i soldati di un fronte atterrano per

errore oltre le linee nemiche e dovranno adoperarsi per arrivare sani e salvi nel loro territorio. Invisibile per decenni, per volontà dello stesso autore, il primo lungometraggio di Stanley Kubrick ha trovato solo recentemente una vera e propria edizione.

Mer 3, h. 16.00/Mer 17, h. 15.30/Mer 24, h. 20.30

Paura e desiderio (Fear and Desire)

(Usa 1953, 68’, Hd, b/n, v.o. sott.it.)

In una guerra tra stati senza nome e senza caratteristiche particolari, i soldati di un fronte atterrano per

errore oltre le linee nemiche e dovranno adoperarsi per arrivare sani e salvi nel loro territorio. Invisibile per

decenni, per volontà dello stesso autore, il primo lungometraggio di Stanley Kubrick ha trovato solo

recentemente una vera e propria edizione.

Mer 3, h. 17.10/Mer 17, h. 16.40/Mer 24, h. 21.40

Il bacio dell’assassino (Killer’s Kiss)

(Usa 1955, 67’, Hd, b/n, v.o. sott. it.)

Una trama semplice: un boxeur in declino, una notte accorre in aiuto di una sua vicina di casa insidiata dal

proprietario del night club nel quale lavora. Fra i due nasce del tenero; ma il boxeur viene accusato di un

delitto compiuto dal losco rivale, che rapisce la ragazza perché unica testimone del delitto.

Ven 5, h. 21.00/Mar 16, h. 18.45/Mar 23, h. 16.30

Rapina a mano armata (The Killing)

(Usa 1956, 86’, Hd, b/n, v.o. sott. it.)

“Rapina a mano armata non era altro che una semplice storia poliziesca che io ho salvato, almeno credo,

dalla banalità utilizzando un procedimento narrativo di tipo letterario per quanto riguarda la cronologia degli

avvenimenti. L’aspetto temporale nella narrativa romanzesca è essenzialmente più vasto e offre molte più

possibilità di quello cinematografico” (S. Kubrick).

Ven 5, h. 22.30/Mar 16, h. 20.15/Mar 23, h. 18.00

The Seafarers

(Usa 1953, 30’, Hd, b/n, v.o. sott. it.)

Un film dall'impostazione molto classica che denuncia, attraverso storie d'amore e d'amicizia, il monopolio

dei sindacati portuali statunitensi, segnando la svolta nella carriera del regista che sfiora la candidatura

all’Oscar per i cortometraggi.

Ven 5, h. 15.00/Mer 17, h. 18.00/Mar 23, h. 18.45

Orizzonti di gloria (Paths of Glory)

(Usa 1957, 91’, Hd, b/n, v.o.sott. it.)

Due generali francesi della prima guerra mondiale ordinano, per ambizione e stupidità, un inutile attacco

suicida. Quando questo fallisce, i due accusano di codardia i soldati e stabiliscono che ne vengano fucilati

tre a caso come esempio per la truppa. Nonostante gli sforzi d'un onesto colonnello, le sentenze vengono

eseguite.

Al film è abbinato il cortometraggio Day of the Fight (Usa 1951, 16’, Hd, v.o. sott. it.)

Sab 6, h. 16.00/Dom 21, h. 15.30/Lun 29, h. 21.00

Lolita

(Gran Bretagna/Usa 1962, 152’, Hd, b/n, v.o. sott. it.)

“Nel film non potei dare il giusto peso all’aspetto erotico della relazione di Humbert con Lolita e poiché riuscii

solo a fare cenno alla vera natura della sua attrazione, gli spettatori furono indotti a pensare troppo presto

che Humbert ne era innamorato. Nel romanzo, invece, questa scoperta giunge solo alla fine” (S. Kubrick).

Dom 7, h. 16.00/Sab 27, h. 16.30/Mar 30, h. 16.00

“Spartacus è l’unico film del quale io non abbia avuto un controllo assoluto. Il film arrivò a distanza di due

anni dall’ultimo lungometraggio che avevo diretto. Quando Kirk Douglas mi offrì la regia di Spartacus, pensai

che avrei potuto farne qualcosa di buono se fosse stato possibile cambiare la sceneggiatura” (S. Kubrick).

Lun 8, h. 16.00/Dom 14, h. 16.00/Sab 20, h. 16.00

Barry Lyndon

(Gran Bretagna/Usa 1975, 184, DCP, col., v.o. sott. it.)

“Da anni avevo nella mia biblioteca le opere complete di Thackeray e avevo letto parecchi dei suoi romanzi

prima di Barry Lyndon. Ad un certo punto mi interessai a La fiera delle vanità come possibile soggetto per

un film, ma non si poteva comprimere efficacemente nella durata relativamente breve di un lungometraggio”

(S. Kubrick).

Ven 12, h. 21.15/Lun 22, h. 21.00/Dom 28, h. 17.45

Shining (The Shining)

(Usa/Gran Bretagna 1980, 146’, Hd, col., v.o. sott. it.)

“Il manoscritto del romanzo mi sembrò una delle più ingegnose ed emozionanti storie del genere che avessi

mai letto. Pareva che contenesse un equilibrio straordinario tra l’elemento psicologico e quello

soprannaturale, costruito in modo da farci pensare che il soprannaturale sarebbe stato spiegato alla fine

dall’elemento psicologico” (S. Kubrick).

Sab 13, h. 18.30/Dom 21, h. 18.15/Ven 26, h. 21.00

2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odissey)

(Gran Bretagna/Usa 1968, 141’, Hd, col., v.o. sott.it.)

“Io dico che si tratta di un documentario magico diviso in quattro parti. Ho anche cercato di fare in modo che

niente d’importante fosse detto con i dialoghi mentre tutto ciò che era fondamentale per il film fosse

espresso visivamente o in termini d’azione” (S. Kubrick).

Lun 15, h. 21.00/Lun 22, h. 15.45/Dom 28, h. 15.30

Full Metal Jacket

(Usa/Gran Bretagna 1987, 116’, Hd, col., v.o. sott.it.)

“Di certo non credo che il film sia antiamericano. Penso che cerchi di dare un senso della guerra e delle

persone e degli effetti che la guerra provoca su queste persone. Penso che con qualsiasi opera d’arte, se

posso chiamarla così, che stia attorno alla verità e sia efficace, sia molto difficile scrivere una bella

microspiegazione di quale sia l’argomento” (S. Kubrick).

Mar 16, h. 15.45/Lun 22, h. 18.00/Lun 29, h. 18.00

Eyes Wide Shut

(Usa/Gran Bretagna 1999, 159’, Hd, col., v.o. sott. it.)

Bill, un medico senza alcuna qualità, entra in crisi quando la moglie Alice gli racconta i suoi sogni di

tradimento e quando una sua paziente gli confessa il suo amore davanti al cadavere del padre. Bill si farà

tentare da una prostituta, parteciperà ad una festa orgiastica. Ispirato al racconto di Arthur Schnitzler Doppio

sogno.

 

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