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All'Auditorium con Roberto Abbado in scena Verdi e il potere

Replica questa sera del concerto intitolato “Verdi e il potere”, all’Auditorium Rai di Torino. L’appuntamento vuole essere un viaggio attraverso la grande musica di Giuseppe Verdi, di cui si celebrano i duecento anni dalla nascita, ma anche una meditazione sul tema del potere. Nella dicotomia tra l’uomo e la sua morale, da una parte, e il potere dall’altra, i primi escono sempre sconfitti, secondo il compositore originario di Busseto, assurto a grande simbolo del Risorgimento italiano. Protagonista del concerto di questa sera, alle 20.30, sul podio il maestro Roberto Abbado, che propone una scelta di arie, duetti e brani sinfonici dalle opere di Verdi, tutti legati al tema del potere; accanto a lui l’attore Remo Girone, che recita brani di Shakespeare e altri autori, anch’essi attinenti al potere.
“Certi personaggi verdiani – dice Girone – ricordano molto il boss mafioso Tano Cariddi della Piovra. Cariddi è un uomo che per il potere ha fatto il vuoto intorno a sé, trovandosi alla fine privo di qualcuno per cui fare qualcosa”. E l’incontro tra l’individuo e il potere, sia esso politico o religioso, è uno dei temi più cari a Verdi, che ne ha fatto il perno della drammaturgia di alcune delle sue opere più celebri. Un potere la cui brama può portare alla rovina, conducendo al ricatto o al delitto, e che comunque è sempre fonte di profonda solitudine.
Protagonisti del concerto, intitolato “Verdi e il potere”, anche alcuni dei maggiori interpreti verdiani di oggi: il soprano Nkosazana Dimande, che propone l’aria “O patria mia” e, insieme al baritono Dario Solari, il duetto “Rivedrai le foreste imbalsamate”, dall’Aida; Dario Solari canta anche la grande aria dal Macbeth “Pietà, rispetto, amore” e, insieme al basso Dmitrij Beloselskij, il duetto dal Don Carlo “Restate!”. Beloselskij è impegnato poi nell’aria dall’Attila “Mentre gonfiarsi l’alma”, e in quella di Filippo II, dal Don Carlo, “Ella giammai m’amò”; con il basso Aleksej Tanowitskij poi, sempre dal Don Carlo, propone il duetto di Filippo con il Grande Inquisitore. Il programma della serata è completato dal Preludio dei Masnadieri, da quello dell’Aida, e dal Ballo della Regina dal Don Carlo, dai Ballabili del Macbeth e dell’Otello.
Le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani per i nati dal 1983), sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell'Auditorium Rai.

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