| La Fnac a Torino prima censura "Nessun dolore", poi lo espone con tante scuse |
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| Scritto da Redazione Però | |||||
| Giovedì 04 Novembre 2010 09:42 | |||||
Un romanzo che però, parlando di un argomento non ritenuto politicamente corretto, non è piaciuto alla direttrice della Fnac di via Roma. E pertanto non è stato esposto, in modo da scoraggiarne la diffusione. Non certo una novità, per il negozio. Nessuno spazio per "Baci e bastonate", racconti in "nero" sulla Torino degli anni di piombo, del giornalista del Sole 24-Ore Augusto Grandi. Nessuno spazio – come aveva denunciato il quotidiano Linea – per le canzoni del francese Michel Sardou, 120 milioni di dischi venduti ma considerato in Francia un cantautore di destra. Questa volta, però, i ragazzi di Casa Pound Torino non si sono rassegnati. Sono andati alla Fnac a chiedere spiegazioni e di fronte alla esplicita dichiarazione della direttrice di non voler esporre “quel" libro, hanno iniziato a render pubblico il tentativo di censura. Due giorni di martellamento incessante su facebook, intervista su Cronaca Qui e la Fnac ha capitolato. Il libro è apparso sugli scaffali, con tante scuse da parte della direzione marketing della Fnac. Una dimostrazione che il pluralismo culturale può persino esistere, ma che bisogna conquistarselo giorno per giorno. Nessun dolore. Il romanzo di CasaPoundIl simbolo di CasaPound è la tartaruga: un animale che ha la fortuna di portare sempre con sé la propria casa. Perché chiunque dovrebbe averne una.
Flavio, diciotto anni, è uno dei tantifigli belli e infelici di Roma Nord, quella deiquartieri bene e del posto fisso nell’azienda dipapà. Un giorno, mentre cerca di entrare senza biglietto allo stadio, viene notato dalla sicurezza e inseguito tra la folla. Flavio si salva grazie all’aiuto di uno strano gruppo di ultrascon le magliette degli Zetazeroalfa, che gli fa da scudo come fosse una grande tartaruga. In mezzo a loro un volto conosciuto: l’ha già visto davanti a scuola, ma quella volta c’era quasi scappata la rissa. Adesso invece Giorgio, bruno e massiccio, figlio della Roma popolare, lo accoglie nel suo mondo, quello di una comunità che vive in un palazzo occupato all’Esquilino. “CasaPound” c’è scritto sulla facciata: è il cuore nero della capitale. Ecco la casa che Flavio cercava, ecco gli amici da sempre desiderati,e la felicità. Nei mesi successivi lui e Giorgio diventeranno carismatici militanti del Blocco Studentesco, l’organizzazione studentesca di CasaPound, e scopriranno la gioia di sentirsi fratelli, uniti nel medesimo destino,nelle lotte politiche e di strada. Fino alla notte in cui Giorgio viene arrestato: ha dato una coltellata a un pusher, dicono. Ma il suo avvocato difensore, conoscendo bene la realtà di Casa-Pound, sa che la verità è un’altra. Domenico Di Tullio Domenico Di Tullio, nato a Roma nel 1969, è avvocato penalista. Nel 2006 ha pubblicato Centri sociali di destra. Occupazioni e culture non conformi (Castelvecchi). |






Centinaia di mail di protesta, un diluvio di telefonate arrabbiate e la Fnac di via Roma, a Torino, è stata costretta a capitolare. Tutto per colpa di un libro, "Nessun dolore", di Domenico di Tullio. "Il romanzo di Casa Pound", come viene definito. Ossia la storia del centro sociale di destra, a Roma, trasformato ormai nel principale movimento politico di area. Nulla di clandestino o di strano, va sottolineato: un normale romanzo pubblicato da una grande casa editrice nazionale come 
