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Fassino sull'orlo del fallimento chiede aiuto a Crt

fassino-consorteTORINO 12 dic (Però Torino) - Il Comune di Torino è a serissimo rischio di fallimento (5,3 miliardi di euro di debiti) e il sindaco Fassino potrebbe essere commissariato. Ma lui, il primo cittadino, non va a battere cassa dal suo predecessore Sergio Chiamparino, autore di buona parte del "buco" che non si riesce assolutamente a chiudere. Chiamparino è ora presidente della Compagnia di Sanpaolo; Fassino, invece, si rivolge ai "cugini" della Fondazione Crt, dove è stato da poco nominato presidente Antonio Marocco, il notaio quasi ottantenne di casa Agnelli, con il beneplacito di Fassino stesso, del Pd e del Pdl, che in questi casi si trovano sempre d'accordo.

Nonostante le cessioni dell'80% di Trm (a Iren-F2i) per 126 mln e del 49% di Amiat (sempre a Iren) per 28 mln, il Comune è sempre più con l'acqua alla gola e pur di trovare risorse nel minor tempo possibile sarebbe quindi intenzionato a bussare alla porta della Fondazione Crt.

La Fondazione e' da mesi impantanata in una trattativa per l'acquisto da Ferrovie delle ex Officine Grandi Riparazioni. Il gruppo di Moretti e' rimasto fermo alla richiesta di 10 mln per cedere l'area. Il Comune sembra intenzionato a spingere sull'ente affinche' accetti di pagare una cifra non lontana dalle richieste di Moretti. Un'operazione che avrebbe lo scopo di portare Fs ad acquistare il 49% della Gtt, soddisfacendo cosi' le attese di incasso di Fassino.

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