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Terrore avvisi di garanzia in Comune, in arrivo l'ondata Continassa

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TORINO 7 ott (Però Torino) – I corridoi di Palazzo di città, a Torino, sono percorsi da nuove preoccupazioni: a inquietare quasi tutti i consiglieri comunali, c’è la prevista pioggia di avvisi di garanzia, in relazione all’affaire Continassa. Come avevamo scritto, il Pm Stefano Demontis ha sentito come “persone informate dei fatti”, tutti i consiglieri che avevano votato “no” alla variante 277.

E, a quanto pare, costoro hanno detto tutto ciò che sapevano. Ora, quelli che invece avevano votato “sì”, concedendo allo Juventus Fc 18 ettari di terreno di proprietà comunale, tutto all’interno della città di Torino, per 99 anni e ricevendo in cambio 11,7 milioni di euro totali, si dibattono nell’attesa che dalla Procura arrivino emissari sgraditi.

“In tanti sono assillati, in questi giorni – spiega un consigliere che chiede l’anonimato – il timore per gli avvisi di garanzia si può tagliare con un coltello”. E c’è anche chi, tra i funzionari, sottolinea come un’amministrazione comunale che già ha tanti inquisiti per l’inchiesta degli affidamenti sottosoglia, che ne ha diversi pure per la questione Murazzi e che ora, con una terza tranche di avvisi quasi certamente in arrivo, “se non fosse Torino, sarebbe già stata commissariata”.

Sono tre le questioni sul tavolo del Procuratore, che proprio oggi ha fatto scattare cinque arresti per gli appalti di ristrutturazione della reggia della Venaria Reale: in primo luogo la variante stessa, giudicata illegittima (si sarebbe trattato di una variante strutturale, che quindi doveva passare al vaglio della Regione e offrire precise garanzie di legge) tra l’altro il documento è sotto giudizio al Tar, che si pronuncerà il prossimo 24 ottobre, per quanto riguarda gli aspetti amministrativi.

Poi i magistrati stanno vagliando dal punto di vista di eventuali responsabilità penali anche il protocollo d’intesa tra il Comune di Torino e la Juventus F.c, anche in relazione all’assenza di un bando di gara per assegnare il terreno pubblico al miglior offerente; in terzo luogo, si sta valutando la questione di “Arena rock”, il terreno recintato qualche anno fa – spendendo 7 milioni di euro per il solo muro intorno ai 5 ettari – e che è stato tolto ai concessionari, per metterlo nel pacchetto insieme agli altri 13 ettari in favore di Juventus F.c. La sola recinzione di Arena Rock, costruita nel 2008, è costata quindi alle casse comunali poco meno di tutto ciò che la società privata controllata dalla Fiat, sta acquistando ora per 99 anni di utilizzo esclusivo. Naturalmente, secondo i punto di vista della Juventus e quindi del quotidiano della Fiat, per il Comune liberarsi di quel fardello è soltanto un vantaggio: bisognerà capire invece cosa pensi la Corte dei Conti, riguardo il possibile danno erariale derivante dall’operazione.

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