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Toro, duello con il Novara per Meggiorini

TORINO, 30 giugno - Parole tante, affari pochi e tra due settimane, da Sappada, ripartirà l’ennesimo assalto alla serie A. Un’av­ventura con Ventura che ha la sventu­ra di chiamarsi come la Simona nazio­nale: è lei che ruba l’attenzione, oltre­ché l’occhio, dei tifosi granata, in que­sti giorni. C’è anche il super-mercato televisivo, già. Di questo solito anda­mento lento del Torino l’allenatore non ha colpe, eppure s’è preso la re­sponsabilità di intervenire: da ieri sup­porta (sopporta?) le operazioni di Cai­ro e Petrachi, spende la propria credi­bilità per agevolare il buon fine delle trattative. Prim’ancora dei tifosi ades­so è lui che pretende fatti: è l’ora di chiudere, è tempo di fare la squadra. E sin da subito sono attese, non solo auspicate, significative novità.
Oggi dev’essere un giorno di annunci. Oggi deve essere il giorno del portiere. A Milano è atteso Ferdinando Coppola, assie­me al suo management, per firmare con il Toro, una volta appresa la modalità espressa dal Milan per chiudere l’ope­razione. Tutto pare scorrere verso un felice epilogo, ma con assennatezza e l’esperienza della vita il primo a smorzare gli entusiasmi è proprio il gio­catore: «Incrocio le dita, non fatemi dire nulla perché non mi voglio sbilanciare. Già una volta sono stato vicinissimo al Torino, poi però non se n’è fat­to nulla. Quindi...». Quindi passiamo oltre, andiamo avanti. Il club granata ha scel­to Coppola come portiere per la prossima stagione e in tal senso s’è subito attivato, dopo aver metabolizzato con un po’ di fastidio l’ondivagismo di Gillet. Se è la serie B la que­stione dirimente, allora l’ex numero uno del Bari non avrebbe neppure dovuto inta­volare pour parler - se non proprio amabili e interessatis­sime conversazioni - con i diri­genti granata. In quanto ex al­lievo di Ventura, ed essendo finito sul mercato dopo tante stagioni in Puglia, ovviamen­te il Torino ha subito pensato a lui, salvo però perdere solo tempo. Resta una curiosità, inevasa: sarebbe cambiato qualcosa se Cairo avesse su­bito forzato la situazione, pri­ma della definizione delle compartecipazioni, acconten­tando il Bari con 1,5 milioni e il giocatore con un triennale da serie A?

IL BIENNALE
- Interrogativo ormai inutile, a questo punto: a patto, però, di ingaggiare Coppola, a fronte di un mer­cato che diversamente non pa­re proporre, in Italia, alterna­tive credibili tra quelle a por­tata di portafoglio cairota. Il Milan oggi deciderà la moda­lità con cui privarsi di Coppo­la: il giocatore entra in regime di svincolo, il suo ingaggio ros­sonero scadrà infatti nel giu­gno del 2012. Quindi Galliani non può prestare Coppola al Toro: né cederlo in comparteci­pazione, giacché sarebbe come regalarlo, a meno di non pro­lungargli oggi il contratto. Più verosimile che il Torino possa trattarne l’acquisto a titolo de­finitivo, proponendo a Coppo­la ciò che il portiere si attende: un ingaggio biennale.

PER STRASSER -
Con il Mi­lan i granata sono tornati sul centrocampista Strasser, sco­prendo di essere notevolmen­te in vantaggio sul Novara an­che perché gli azzurri neopro­mossi in A, nel frattempo, hanno strizzato l’occhietto ver­so altri mediani. Senonché re­sta forte e credibile la concor­renza di altre squadre della massima serie, e il ragazzo della Sierra Leone valuta la categoria più di ogni altro aspetto. Non gli si può dare torto, dopo aver già esordito in Champions League e pure se­gnato in serie A, facendo vin­cere il Milan a Cagliari con la sua prodezza personale. Piut­tosto con il Novara la compe­tizione è forte per l’attaccante Meggiorini: il ds Pederzoli lavora per colmare la parten­za di Gonzalez e per preveni­re gli effetti di un’uscita pure di Bertani, dunque è mosso da autentiche necessità e - per restare in tema - può farsi for­za prospettando un’esperien­za in A. Il Toro, d’altro canto, vorrebbe accontentare final­mente Ventura: se Gillet è un obiettivo ormai sfumato, an­che Gazzi rischia di evapora­re, poiché i granata non voglio­no spendere 3 milioni per il mediano e non hanno nemme­no uno come Babacar (della Fiorentina) da offrire come moneta di scambio. Il forcing sul Genoa è stato intensissi­mo, sino a tarda notte, mar­tedì, ma senza sfondare la re­sistenza dei dirigenti liguri. Meggiorini resta tuttavia uno degli obiettivi più caldi, nel borsino granata.

ALTRI MOVIMENTI Con il Chievo, perso Iunco alle bu­ste, il Torino insiste per arriva­re al regista Iori. Mentre ieri, conversando con Perinetti del Siena, il ds Petrachi ha ripar­lato di Genevier e sondato il terreno per Bolzoni: ma i bianconeri non vogliono con­tropartite tecniche, sicché le operazioni non possono decol­lare. Con Lo Monaco del Ca­tania nuovi abboccamenti per Sciacca e/o Marchese: dipen­derà anche dal futuro di Ru­bin. Il terzino mancino vor­rebbe restare in A, Cairo l’ha ascoltato, ma non asseconda­to. Il tema è: caro Rubin, se mi porti una società che ti compri, ne possiamo anche parlare. Ma se ti chiede solo in prestito gratuito, a quelle condizioni il tuo posto sarà nel Torino. Infi­ne, una voce: il Cesena sareb­be sul punto di acquistare la metà di Gorobsov. Delle due, l’una: o la vende il Vicenza, op­pure la vende Cairo.

LE PARTITE A SAPPADA
- Nella prima parte del ritiro veneto, all’ombra delle Dolo­miti, il Torino disputerà quat­tro amichevoli, tutte con in­gresso gratuito. Ecco il pro­gramma. Mercoledì 20 luglio, alle 17, contro una selezione locale. Sabato 23, stessa ora, contro la Feltrese. Martedì 26, alle 17.30, contro il Taranto. Infine, appuntamento ghiotto, venerdì 29, alle 16, contro la Fiorentina.Piero Venera

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