TORINO 16 nov (Però Torino) - Torino è stato protagonista di un avvio di stagione fatto di alti e bassi. La squadra fatica a trovare l'equilibrio giusto e la classifica ne risente. Giampiero Ventura è tranquillo ma a fine anno la sua strada e quella del Toro potrebbero separarsi. Queste potrebbero essere le intenzioni di Cairo: da una parte c'è la tentazione di affidarsi a Moreno Longo, promettente allenatore della Primavera, dall'altra salgono le quotazioni di Andrea Mandorlini, artefice del "miracolo" Verona.

Rivoluzione in attacco

Sarà una maledizione nata con le cessioni di Cerci e Immobile (tanto che il presidente Urbano Cairo qualche giorno fa è tornato sull'argomento), fatto sta che il reparto avanzato a disposizione di Giampiero Ventura - per un motivo o per l'altro - lascia un po' a desiderare. Larrondo è un fantasma, Martinez troppo acerbo, Quagliarella qualcosina l'ha anche fatta vedere, ma non è paragonabile a Cerci e Amauri più che rimpiazzare Immobile lo fa rimpiangere. L'italo-brasiliano, tra l'altro, si è anche infortunato (ancora!). E poi c'è Barreto che, complici gli innumerevoli problemi fisici, è passato dall'essere il pupillo del tecnico ligure a essere considerato un esubero da piazzare nel mercato di gennaio. Chiaramente i granata si muoveranno anche e soprattutto in entrata durante la sessione invernale di compravendite. Nelle ultime ore è spuntato, caldissimo, il nome di Mauricio Pinilla, che al Genoa è costretto a giocarsi perennemente il posto con Alessandro Matri. Restano comunque in voga anche i nomi di Pazzini, Zarate, Giovinco e Facundo Ferreyra.

Mario Bocchio