TORINO 1 Ott (Però Torino) – Se la malavita quotidianamente si attrezza per gabbare lo Stato e le sue leggi, le forze dell'ordine non le sono da meno organizzandosi con un pizzico di fantasia per contrastarne l'insano operato. E così un carabiniere si è travestito da prete per stroncare un traffico di droga su due autobus di Torino.

Il camuffamento ha permesso ai militari di dare un volto e un nome allo spacciatore. Si tratta di un uomo di colore, che per non destare sospetti utilizzava per i suoi spostamenti i mezzi pubblici. Sempre ben vestito, in modo da potersi confondere con i passeggeri, l'uomo aveva scelte le linee 33 e 42 per lo spaccio di droga.

Il modus operandi del pusher era semplice quanto efficace. Sei fermate di sola andata, tra Corso Trapani e Corso Duca degli Abruzzi angolo Corso Peschiera, per vendere le dosi di droga ai clienti più 'affezionati' tra le 8 e le 9 del mattino. Dalle indagini pare che i clienti ricevessero la droga, pagata in precedenza. Una strategia di marketing questa che secondo i carabinieri doveva velocizzare lo scambio della merce, che avveniva sempre in prossimità delle fermate, senza correre rischi. L'intervento del prete carabiniere è avvenuto a bordo dell'autobus 42, dopo alcuni scambi di cocaina ed eroina, ma questa volta il pusher africano è sceso prima che fosse possibile fermarlo. Ora però i carabinieri della Compagnia Torino Mirafiori sanno chi è e conoscono bene i suoi movimenti. Il pusher ha le ore contate.