Rondissone (TO), 13enne morto: coetanei non perseguibili per quanto accaduto al loro amico
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- Categoria: Attualità
- Pubblicato Venerdì, 11 Ottobre 2013 09:54
- Scritto da Marco Scabbia
TORINO 11 Ott (Ansa) - Non sono perseguibili i dieci ragazzini che ieri pomeriggio si trovavano con il loro coetaneo di 13 anni morto per la caduta da un edificio in costruzione dove erano andati a giocare. I carabinieri li hanno ascoltati fino a tarda sera e le loro versioni sono risultate concordanti.
E' accaduto a Rondissone, nella provincia di Torino. Il ragazzino è caduto, da solo, da un'altezza di due metri. Quattro dei suoi amici, per nascondere la bravata, probabilmente presi dal panico, hanno spostato il corpo mentre era ancora agonizzante. Lo hanno portato nel luogo dove avevano lasciato le biciclette, poi hanno chiamato i soccorsi dicendo che si era trattato di una caduta da una bici. E' stato il medico legale ad accorgersi che le ferite non erano compatibili con una caduta da una bicicletta e, soprattutto, che il corpo del ragazzo era stato spostato. A sera la verità: l'incidente c'è stato davvero, tragico, mortale, mentre giocavano a scalare l'edificio in cemento, in un cantiere dove loro, i ragazzini, non dovevano andare. Nessuna responsabilità, però, nella morte del loro amico. Resta da chiedersi come sarebbe andata a finire se i quattro amici, anziché perdere tempo nel fingere l'incidente, avessero chiamato subito i soccorsi.






