TORINO 25 giu (Però Torino) – C'è grande commozione intorno alla morte di Matteo Di Pasquale, il ventenne torinese caduto ieri dall'ottavo piano del palazzo dove vivevano i nonni, in corso Vittorio Emanuele.

 

Il giovane era andato sul balcone ad annaffiare i fiori, aveva detto. Poi più nulla: un volo nel vuoto di decine di metri e un tonfo sordo. Una testimone afferma di aver visto il corpo cadere sull'asfalto senza emettere urli o suoni di alcun tipo.

Gli inquirenti non escludono finora nessuna ipotesi. Chi lo conosceva bene – genitori, nonni e amici – nega fermamente la possibilità di un suicidio.

 

Matteo potrebbe quindi essersi sporto troppo e aver perso l'equilibrio. Oppure aver subìto un malore che lo ha fatto precipitare. Ma quest'ultima ipotesi potrà accertarla solo l'eventuale autopsia.

 

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