Braccianti come schiavi: indaga la Procura di Torino
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- Categoria: Cronaca
- Pubblicato Lunedì, 16 Luglio 2012 13:45
- Scritto da Agenzie
TORINO 16 lug (Però Torino) – Costretti a lavorare sette giorni su sette per 16 ore al giorno e appena un'ora di pausa pranzo per uno stipendio di 300-400 euro al mese. Succede in un'azienda agricola di Castelnuovo Scrivia, nell'alessandrino.
La Procura di Torino ha aperto un'inchiesta e indagato i due titolari, padre e figlio, per riduzione in schiavitù e violazione delle leggi sull'immigrazione dopo i controlli dei carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Alessandria che a fine giugno hanno scoperto 22 lavoratori in nero, di cui molti stranieri senza permesso di soggiorno.
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La vicenda era emersa dopo la protesta di alcuni braccianti.
Da quanto accertato dagli investigatori alcuni dei lavoratori, tra cui anche diverse donne, dormivano in condizioni precarie in dei locali dell'azienda pagando un affitto mensile di 80 euro. A chi doveva regolarizzare il permesso di soggiorno poi, hanno scoperto gli inquirenti, venivano chiesti tra i 2500 e i 3mila euro. L'inchiesta e' coordinata dal sostituto procuratore, Raffaele Guariniello.
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