Torino, preso gemmologo che truffava la gente e si teneva i gioielli
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- Categoria: Cronaca
- Pubblicato Giovedì, 18 Aprile 2013 11:09
- Scritto da Redazione Però
TORINO 18 apr (Però Torino) – Truffava la povera gente che andava da lui per valutare i propri gioielli, in modo da poterci fare qualche soldo. Ma lui si impossessava di tutto e spariva dalla circolazione.
Con questa accusa è indagato a piede libero un italiano di 70 anni, G.L., "gemmologo "di professione da oltre quarant'anni, per i reati di appropriazione indebita e truffa.
L'articolata indagine è stata coordinata dalla Procura di Torino e condotta dalla sezione di polizia giudiziaria della stessa Procura e dalla squadra mobile della questura di Forlì, e ha permesso di sequestrare un discreto quantitativo di gioielli e preziosi.
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Le indagini sono partite nell'autunno del 2012, su impulso di numerose persone che avevano presentato varie denunce per appropriazione indebita di gioielli, pietre preziose, e anelli. Questa gente si era affidata al "perito gemmologo" per la valutazione degli oggetti di valore provenienti da anni di risparmio o da eredità ricevute da parenti.
Dall'attività investigativa è emerso che l'uomo, munito di tutta l'attrezzatura per riconoscere e attribuire un prezzo ai monili, sfruttava la fragilità delle persone che si trovavano a dover gestire gioielli ereditati, con la necessità di doverli venderli per far fronte a spese straordinarie.
In seguito, dopo aver esaminato e valutato i gioielli (con tanto di perizia scritta) si guadagnava la fiducia dei clienti, vantando anche conoscenze specifiche nell'ambiente, e proponeva di vendere i loro ori nel minor tempo possibile per la cifra fissata in perizia.
La somma veniva poi consegnata ai proprietari dei gioielli, decurtata di una piccola percentuale. Successivamente, accampando vari e fantasiosi pretesti, quali una visita medica o una malattia, un viaggio per lavoro non preventivato, ecc., il "gemmologo" spariva, rendendosi irrintracciabile, insieme ai monili oggetto di vendita.
Gli investigatori hanno anche appurato che una coppia di anziani coniugi, per sostenere delle spese mediche urgenti, avevano deciso di far periziare e successivamente vendere alcuni oggetti di valore – "i ricordi di una vita", come hanno raccontato agli inquirenti - a G. L., il quale dopo aver intascato i soldi faceva perdere le proprie tracce.
Con una serie di attività info-investigative è stata ricostruita la vita di G. L.: pensionato nullatenente, senza figli e senza auto, con un piccolo alloggio in affitto alla Crocetta, conti correnti con pochi spiccioli e una compagna a Forlì, probabilmente ignara della doppia personalità dell'uomo.
Adesso è al vaglio della magistratura il contenuto di una cassetta di sicurezza rinvenuta zeppa di anelli, orologi, catenine, orecchini e brillanti, in possesso della sua compagna.
Chiunque volesse effettuare segnalazioni oppure ottenere informazioni in merito al materiale sequestrato, potrà telefonare, dal lunedì al venerdì, con orario 9/12, all'utenza cellulare 331.3798734 agli uffici della sezione di polizia giudiziaria della locale Procura della Repubblica di Torino.
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