Torino: una donna morta in bagno, ma il bar non chiude Stampa
Scritto da Redazione Però   
Domenica 25 Settembre 2011 16:30

Torino 19 / Caffè PlattiFa molto discutere, in queste ore, la situazione venutasi a creare all'interno dello storico caffè "Platti" di Torino. Come si sa, una donna si è suicidata questa mattina nel bagno del locale. Eppure, il bar non ha chiuso i battenti, anzi.

Mentre la scientifica stava facendo i suoi rilievi e quando ancora il cadavere della signora era dentro i muri del locale, si continuava tranquillamente a servire caffè, tartine, cocktail, calici di vino e brioche calde, intorno a mezzogiorno. Il dehors sotto i portici affollato per l'aperitivo, il bancone intasato dagli avventori. Una scelta evidentemente legittima dal punto di vista legale, poiché presumibilmente le autorità competenti non hanno imposto che le serrande venissero abbassate immediatamente. Resta lo sconcerto di molti torinesi e il tam tam della rete, in queste ore, ha già stigmatizzato il comportamento.

Dopo la pubblicazione di questa nostra notizia (alle 16.30) anche le altre redazioni si sono messe a caccia. Così, il Tg Com ha sentito Pierina Giani, titolare di Platti. “Non ho chiuso il bar” afferma “perché non mi è sembrato opportuno, si è trattato di un fatto molto grave, ma voluto dalla signora. Perché chiudere il bar? Aspettavo per pranzo 100 turisti in arrivo da Milano ed il locale era pieno di gente. Io devo pensare al locale, a pagare i dipendenti e poi forse la signora avrebbe preferito questa riservatezza”. Parole pronunciate da una persona conosceva la protagonista del tragico gesto: la signora che si è uccisa, 66 anni, era nata in Francia ma viveva nel ricco quartiere Crocetta da diversi anni ed era diventata una cliente abituale del “Platti”. Conclude la titolare: "Mi spiace molto, era una donna gentile che da anni la domenica faceva colazione da noi, si sedeva al tavolo, consumava, dava la mancia e usciva".