La crisi continua a farsi sentire e le famiglie torinesi continuano quindi a risparmiare e, volente o nolente, a spendere di meno. E in particolare, decidono di spendere meno in tutto ciò che considerano superfluo.

L’Osservatorio sulle spese delle famiglie torinesi, infatti, ha confermato che continua la contrazione e che la capacità di spesa delle persone scende ancora. Quindi, secondo l'indagine annuale della Camera di commercio di Torino, nel 2010 si sono rilevate "ancora difficoltà per l’economia delle famiglie, su cui le spese primarie arrivano ormai ad assorbire più di metà della quota mensile", come ha detto Alessandro Barberis, Presidente della Camera di commercio di Torino. "I primi sei mesi del 2011 evidenziano timidi segnali positivi su cui rimane però l’incognita relativa agli effetti della manovra finanziaria”.

Nel 2010 la crisi economica ha influenzato la spesa media mensile della famiglia torinese, che è passata da 2.493 (nel 2009) a 2.225 euro, con una contrazione del 10,7 per cento. la spesa alimentare diminuisce del 5,9 per cento, ma sono i generi non alimentare a subire il calo maggiore, come per esempio il settore dell’abbigliamento (-25 per cento), dei trasporti e comunicazioni (-20 per cento), dell’istruzione (-20%) e della salute (-19 per cento).

Nel primo semestre 2011, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, si registra un lieve aumento. La spesa alimentare segna un +7 per cento. Allo stesso modo aumentano istruzione, arredamento e vestiario. Diminuiscono invece sensibilmente le spese riguardanti lo svago (-15 per cento) e degli “altri consumi”, cioè assicurazioni, vacanze, cene fuori e tutto ciò che non è considerato strettamente indispensabile (-11 per cento).

Fonte: Torino Oggi Notizie

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