Cinema Statuto, 31 anni fa la tragedia di Torino
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Pubblicato Giovedì, 13 Febbraio 2014 10:55
- Scritto da Redazione Però
TORINO 13 feb (Però Torino) - Oggi è il trentunesimo anniversario della tragedia del Cinema Statuto, 64 vittime il 13 febbraio del 1983, morti come topi in una sala che prende fuoco,
con le uscite di sicurezza chiuse con catene, per non far entrare spettatori senza biglietto dall'esterno. Non una giornata come oggi, una giornata fredda, glaciale, da febbraio torinese, tanto che il Comune, per far aspettare i parenti delle vittime per i riconoscimenti, parcheggiò di fronte al cinema alcuni bus Atm (oggi Gtt) con il motore acceso, in modo da garantire il riscaldamento interno. Fu la peggior carneficina a Torino, dal dopoguerra a oggi.
Quella notte di trentun anni fa in via Cibrario, al civico 16, per tanta gente doveva essere una serata di svago, ma invece il destino l'ha trasformata in tragedia.
Il 13 febbraio 1983 al cinema Statuto di Torino veniva proiettato per la tredicesima settimana il film "La Capra", con Gerard Depardieu. Tra la platea e la galleria erano presenti circa 100 persone. Poco prima delle 18, all'improvviso, un corto circuito incendia una tenda che cadendo appicca il fuoco alle poltrone dell'ultima fila, sbarrando una delle uscite principali.
Capito cosa stava succedendo in platea comincia il fuggi fuggi generale verso le uscite di sicurezza, le quali però erano tutte chiuse tranne una. Qualche spettatore riesce a raggiungere l'atrio della biglietteria, avvertendo il proprietario di quello che sta succedendo dentro la sala, ma questi cerca di minimizzare l'accaduto per evitare che si crei il panico, quindi per questo motivo non vengono accese le luci in sala.
Gli spettatori seduti in galleria non si accorgono dell'incendio fino a quando non vengono raggiunti dal fumo. Anche qui scatta il panico, ma in galleria la tragedia assume risvolti molto più pesanti che in platea, in quanto nessuno degli spettatoti riesce a raggiungere le uscite di sicurezza.
Alla fine si contano 64 vittime, la più piccola di 7 anni e la più anziana di 55 anni. Il proprietario del cinema è stato condannato in primo grado a 8 anni e in secondo grado a 2 anni e al risarcimento dei parenti delle vittime.






