Dario Netto
Il verso della Zebra
Non solo Buffon, tutti hanno peccato di leziosità
1 a 0. 11 contro 10. Sembrava una partita archiviata, decisa, finita. Sembrava il passo decisivo verso quella cosa che non si può nominare. Sembrava. Ma quando di calcio ne mastichi da sempre lo senti sulla pelle che ci sono partite stregate. Ieri sera era una di quelle. Nonostante il risultato sembrasse al sicuro il presentimento che potesse succedere qualcosa di brutto c’era.
Alex, tu sei leggenda!
Fa male. Leggere e prendere atto che questo sarà l’ultimo anno in bianconero di Alex è una tristezza che ti morde lo stomaco. Una favola iniziata nel ’93 avrebbe meritato un’altra fine, più condivisa, meno imposta, senza la sensazione che si sia sbagliato qualche mossa. Tutti i record bianconeri sono i record di Alessandro Del Piero.
Juve, stasera si gufa
La partita di stasera è decisiva, per questo amici bianconeri bisogna gufare con la massima concentrazione. Il Milan ferito dalla Fiorentina si gioca contro il Chievo la classica partita “dentro o fuori”. Non vincesse stasera, per la Juve si aprono davvero scenari insperati ad inizio anno. Per scaramanzia e per calendario i rossoneri hanno ancora un piccolo vantaggio, certo stare davanti a sette giornate dalla fine autorizza a sperare, ma io quella parola non la dico. Insomma non succede ma se succede….
Milan sempre favorito, però.....
Più del risultato, roboante e meritatissimo, impressiona la “casella” tiri in porta fatti dal Napoli, tristemente vuota. E questo era difficilmente prevedibile anche dai più inguaribili ottimisti. Ora il Milan è di nuovo ad un tiro di schioppo, Conte e la Juve hanno il dovere di crederci anche se il calendario è favorevole ai rossoneri. Nelle ultime otto giornate il Milan ne giocherà sei a San Siro (follie da calendario…). Avversari abbordabili, le uniche insidie, sulla carta, possono essere la Fiorentina, che invischiata inaspettatamente nella lotta salvezza deve fare punti, e il derby alla penultima giornata. Poi la storia del calcio è piena di sorprese, magari l’intoppo può arrivare quando meno te lo aspetti (gufata). La Juve dal canto suo ha un calendario più complicato, dovendo incontrare ancora Lazio e Roma (entrambe a Torino) in lotta per la Champion’s. Per sperare bisogna provare a vincerle tutte. Intanto le tre sberle date al Napoli hanno consentito alla Juve di blindare il secondo posto, che francamente è già tanta roba. Una postilla in merito alla dichiarazione di Galliani sul presunto (dopo un milione di replay ancora manca la certezza assoluta) gol non dato a Robinho che suonava all’incirca così: “speriamo che questo errore arbitrale sommato a quello su Muntari non falsi il campionato”. Che tradotto vorrebbe dire che se il Milan vince lo scudetto è tutto ok ma se lo vince la Juve è falsato? La guerra dei dossier (veri o presunti) con i torti arbitrali mi appassiona più o meno come guardare per un’ora un semaforo che cambia colore. Chi vincerà il campionato sarà stata la squadra più forte, più brava e più fortunata. Come è sempre stato. Sempre.
Barcellona
A me il Barcellona annoia mortalmente. Fucilatemi pure.








