Un Nabucco travolgente attende il pubblcio torinese in una cornice inconsueta, lo stadio Olimpico, per l'appuntamento di mercoledì prossimo, 22 giugno, alle 21.

 Si tratta del "Nabucco colossale", presentato dall'agenzia svizzera Lb Klassik GmbH Swiss Wolrd Opera dell'impresaria LOretta Braschi, la stessa che una decina di anni fa aveva portato l'Aida a Milano, allo stadio di San Siro. Alberto Veronesi, direttore musicale della New York Symphony Orchstra nella Carnegie Hall, dirigerà l'orchestra Sinfonica Sinfilario di Lecco, affiancata da elementi dell'Orchestra del Festival Puccini di TOrre del Lago. Saranno presenti le voci della Corale LIrica Ambrosiana di Milano diretta dal maestro Roberto Ardigò, sotto la supervisione del responsabile  edirettore artistico di coro e orchestra Roberto Gianola. Scritturate per i ruoli principali grandi voci quali il soprano Dimitra Theodossiou, che indosserà i panni di Abigaille, il baritono Carmelo Corrado Caruso, che interpretò il "Prigioniero" di Dallapiccola al Regio e il basso Enrico Zaccaria Iori in quelli di Zaccaria.

Imponenti saranno le scenografie, con statue, scale, torri anche alte venti metri, templi babilonesi realizzati a Cinecittà, oltre cinquecento costumi confezionati su misura per le comparse, che saranno oltre 250 e che sfileranno sul gigantesco palco largo 50 metri e profondo 25, sovrastato da maxischermi. Si tratta di una mega-produzione con  seicento artisti coinvolti e un cast internazionale che metterà in scena l'eopra verdiana nota per una delle arie più celebri del compositore di Busseto, il "Va pensiero", che debittò alla Scala nel 1842, capace di proporre un fil rouge tra Babilonia e i fuochi del Risorgimento e che in breve tempo superò le sessanta repliche.

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