| Scritto da Mara Martellotta |
| Giovedì 24 Febbraio 2011 14:24 |
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Da febbraio a Torino è possibile sperimentare una nuova forma di intrattenimento, il dinner show, un nuovo abbinamento tra ristorazione e performance live. Il piacere di uscire fuori a cena si arricchisce di una possibilità innovativa, quella di abbinare gustosi piatti a performance teatrali e concerti dal vivo, il tutto simultaneamente.
In Corso Brescia 77/c è nata Teatroria, un locale in cui la passione per il teatro, la musica e la buona cucina accadono nello stesso spazio e nello stesso tempo: la sorpresa è quella di trovare all’interno di un vero piccolo teatro, fra cabaret e cafè chantant, un moderno ristorante, due realtà accomunate da scelte di qualità, sia dal punto di vista artistico che enogastronomico. In diversi momenti della settimana, Teatroria ospita cabaret, magia, teatro e piccoli concerti, mentre la cucina territoriale proposta è un sapiente mix di tradizione e modernità. E’ inoltre possibile gustare la prima colazione dal lunedì al sabato, con le brioches di pasticceria, così come un pranzo veloce a prezzo contenuto. La cucina del locale è attenta alle materie prime e sforna pane e dolci fatti in casa, la cantina ospita una ricca selezione di vini da abbinare ai piatti più diversi, mentre la direzione artistica, molto sensibile nel catturare le offerte più interessanti del panorama locale e le nuove forme di spettacolo, coglie la sfida di portare in città una proposta intrigante che sta rivoluzionando il verbo dell’entertainment. Accanto ad artisti e produzioni esterne, l’offerta culturale si arricchisce di una produzione teatrale a cura della stessa Teatroria che concilia così la passione per il teatro e la buona cucina.
Giovedì 24 febbraio appuntamento con Ricettazione! La serata che ogni giovedì sera fino al 17 marzo abbina performance culinaria e teatrale. Il pubblico viene coinvolto a partecipare direttamente allo spettacolo portando alcuni oggetti scelti da casa che verranno usati durante l’improvvisazione, mentre non è possibile risalire agli ingredienti che verranno usati per la preparazione della cena. Alle 20.30 il pubblico sceglie per estrazione cinque ingredienti a sorpresa su cinquanta, li abbina ad un ingrediente speciale misterioso ed in soli cinquanta minuti lo staff di Teatroria crea un menù completo, dall’antipasto al dolce. Durante questo tempo si apre il sipario su Sgombero Cantine, lo spettacolo di improvvisazione teatrale che prende spunto da oggetti portati da casa dal pubblico. La cena e lo spettacolo agiscono in sinergia, regalando ai commensali una splendida serata di divertimento e buona cucina.
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| Scritto da Mara Martellotta |
| Lunedì 21 Febbraio 2011 19:34 |
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Il cartellone Torino Spettacoli del Fiore all’occhiello propone un nuovo appuntamento che vede protagonisti due beniamini assoluti: Marco Columbro e Paola Quattrini, che, per la prima volta, recitano insieme sul palcoscenico, quali protagonisti al Teatro Alfieri dal 22 al 27 febbraio (dal martedì al sabato ore 20.45 e la domenica ore 15.30) dello spettacolo “Daddy Blues. Un papà per tutti”, di Martyne Visciano e Bruno Chapelle, una nuova coproduzione della Contrada-Teatro Stabile di Trieste e dello Studio Martini, per la regia di Vincenzo Salemme.
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| Scritto da Mara Martellotta |
| Lunedì 21 Febbraio 2011 16:17 |
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La Fondazione del Teatro Stabile di Torino e il Teatro Regionale Alessandrino presentano Rusteghi - I nemici della civiltà, tratto da I Rusteghi di Carlo Goldoni, per la traduzione e l’adattamento di Gabriele Vacis e Antonia Spaliviero.
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| Scritto da Mara Martellotta |
| Sabato 05 Febbraio 2011 19:48 |
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Al Teatro Carignano di Torino martedì 8 febbraio alle 20.45, Produzioni Fuorivia e Teatro Stabile di Torino presentano in prima nazionale lo spettacolo "18 Mila giorni/Il pitone", testo originale di Andrea Bajani, con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa, per la regia di Alfonso Santagata. Disegno luci di Andrea Violato, elementi scenici di Massimo Violato e musiche originali di Gianmaria Testa. Lo spettacolo è realizzato con il patrocinio dei Sindacati CGIL, CISL, UIL, UGL. Riflessioni personali e epocali di un uomo che, dopo diciottomila giorni di vita, ovvero a cinquant’anni, perde il proprio lavoro e scopre come siano mutate radicalmente le prospettive e le aspettative sociali in Italia, da un’epoca in cui il lavoro era un diritto e un elemento fondante dell’umana dignità, al trionfo dell’odierno precariato, divenuto forma più o meno palese di ricatto sociale. 18 mila giorni/Il pitone - basato su un testo dello scrittore torinese Andrea Bajani - vedrà protagonisti Giuseppe Battiston, pluripremiato attore di cinema e teatro (ha ricevuto, tra gli altri, il Premio Ubu come miglior attore italiano per Orson Welles’ Roast ed è stato appena insignito del premio internazionale “Alberto Sordi”), insieme al cantautore Gianmaria Testa che comporrà brani inediti appositamente per lo spettacolo. «C’è stato un momento - scrive l’autore Andrea Bajani, che ha appena vinto il premio Bagutta per il suo ultimo romanzo “Ogni Promessa” edito da Einaudi - in cui ci siamo svegliati, e ci siamo resi conto che quello che prima avevamo non c’era più, si era volatilizzato. Come tornare a casa, cercarsi il portafoglio dentro la tasca e sentire che dentro la tasca c’è un vuoto dove prima era pieno. Si resta così, con un senso di tradimento che brucia. Perché quello che ferisce di più, oltre al furto, è il non essersi accorti di nulla, l’inganno di una mano che si infila, ti deruba, e poi se ne va via impunita. Ecco, io quando penso a che cosa è successo al lavoro in Italia, e dunque all’Italia, penso a quella stessa sensazione di tradimento. Com’è possibile, mi chiedo ogni volta, che dopo tanti anni un giorno ci siamo svegliati, e quello che avevamo dato per scontato - il lavoro - non c’era più, si era volatilizzato? Com’è successo che un giorno ci siamo svegliati e il lavoro, da diritto che era, era diventato una concessione, e ciascuno era disposto a sbranare il vicino pur di salvarsi? Com’è successo che l’Italia una mattina si è svegliata, e tutto quel che aveva messo da parte non c’era più?». Per il regista Alfonso Santagata: «la perdita del lavoro, accompagnata dalla perdita di identità, è qualcosa di vergognoso, un’umiliazione nei confronti della famiglia, dei vicini e del mondo che ti circonda. Il protagonista, disoccupato, è ridicolo; non riesce a rialzarsi dai colpi subiti da una società cinica, volubile e consumistica che butta via tutto ciò che non rende più. Questo è l’argomento che ci ha coinvolto tutti quanti. Fa un certo effetto pensare che “18 mila giorni” corrispondono a 50 anni, un’età che non dà nessuna certezza per il futuro e che, anzi, rappresenta un impedimento. Le carriere in transito prendono il sopravvento. Perdere tutto in un pomeriggio, lavoro, moglie e figlio, è un paradosso quotidiano, può capitare a chiunque. Con il teatro e la musica e con la speranza che questo mondo che sembra essere immutabile possa essere cambiato, noi affronteremo e racconteremo questa storia». INFO BIGLIETTERIA: Biglietti: intero € 29,00 Recite: martedì, mercoledì, venerdì e sabato, ore 20,45; giovedì ore 19,30; domenica ore 15,30. Biglietteria Teatro Regio - Teatro Stabile Piazza Castello, 215 Torino - Telefono 011 8815241/242 (orario dal martedì al venerdì 10,30/18,00 - sabato 10,30/16,00
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