TORINO 28 mag (Però Torino) - Un operaio dello stabilimento Fiat di Kragujevac, in Serbia, ha danneggiato 31 automobili 500L, il nuovo modello del Lingotto in produzione da marzo nell'impianto. Il motivo? Era scontento del salario e delle condizioni di lavoro.

 

La notizia è stata riportata dai media di Belgrado, secondo cui l'episodio sarebbe avvenuto durante il turno di notte fra venerdì e sabato scorsi. Il danno complessivo alle macchine sarebbe calcolabile intorno ai 50mila euro.

 

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Zoran Mihajlovic, vicepresidente dell'Unione dei sindacati indipendenti della Serbia, ha commentato all'Ansa: "Condanniamo l'episodio, ma al tempo stesso va detto che la situazione in fabbrica non è affatto piacevole. Ci sono un gran numero di lavoratori sottoposti a forte pressione fisica e psicologica. Si lavora a ritmi infernali e sotto forte stress". Il sindacato ha comunque sottolineato l'atmosfera di crescente insofferenza nei confronti del management che si respira in fabbrica.

 

Mentre i 2.400 operai infatti sono tutti serbi (o quasi), i "capi" sono tutti italiani. E questo non aiuta nella comprensione reciproca. Tanto più se si obbliga una persona a lavorare 12 ore al giorno per 306 euro al mese. Questo è infatti quanto mediamente prendono gli operai Fiat a Kragujevac.

 

Il o i responsabili del gesto hanno tracciato sulle carrozzerie delle macchine scritte ingiuriose nei confronti degli italiani: "Mangiatori di rane (come siamo chiamati da loro, ndr) andate via dalla Serbia".

 

In Serbia attualmente una persona su quattro è disoccupata e spesso pur di lavorare si accetta di essere sottopagati. Agli operai di Kragujevac infatti a fine mese arrivano nelle tasche solo 34mila dinari, appunto poco più di 300 euro, quando perfino il salario medio in Serbia è più alto, all'incirca 46mila dinari (414 euro).

 

L'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne ha puntato molto per il rilancio dell'azienda sulla nuova 500L e sul mercato statunitense cui è soprattutto destinata. Già nello scorso fine settimana è partita una nave con le prime 3.200 vetture verso Baltimora, negli Usa.