Torino: il polo di centro si spacca subito sull'ecopass Stampa
Scritto da Redazione Però   
Venerdì 12 Agosto 2011 12:32

Litigio centrista sull'ecopass. Annunciato come grande novità nel panorama politico italiano, il Polo di centro non ha attecchito, soprattutto a Torino. Con una preferenza da parte degli elettori di circa il 4%, è stato superato anche dai grillini del Movimento 5 stelle. Nel centrosinistra, il solo partito dei Moderati, è arrivato al 9%. E così oggi, in Consiglio comunale, finiani, casiniani e rutelliani hanno solo due rappresentanti: Alberto Musy (candidato a sindaco) e Federica Scanderebech, unica eletta alle urne. Insomma, hanno tre leader e due consiglieri comunali. Be', in due riescono pure ad accapigliarsi sulla prima proposta presentata.

Già, perché Musy, benché in minoranza e con un atteggiamento legittimamente propositivo, ha chiesto a gran voce che si paghi un pedaggio per entrare con le auto nella zona centrale di Torino. Lo chiamano "Eco-Pass"; perché in nome dell'ecologia vogliono giustificare una nuova, ennesima gabella. Si sa che, dalle parti della Sala Rossa, dei soldi poco importa: l'unica cosa che interessa lorsignori è la salute polmonare dei torinesi.

La maggioranza di centrosinistra, ha accolto con un certo favore la proposta di Musy, che del resto non è nuova, visto che la mai troppo rimpianta ex assessora Maria Grazia Sestero, già voleva farla. Nel silenzio agostano del centrodestra, s'è invece notata la subitanea levata di scudi, da parte dell'unica appartenente al Polo di Musy. E sì, perché la Scanderebech, mica gliele ha mandate a dire: "L’idea di portare avanti progetti per fare cassa con l’ingresso a pagamento in città è una scelta per ricchi a svantaggio delle famiglie del ceto medio, che sono sempre più in difficoltà per i troppi sacrifici richiesti", spiega in un articolato comunicato stampa.

"Inoltre - aggiunge 'la Scande' - questa scelta incide negativamente sul turismo e sul commercio, attività oggi decisive per il rilancio dell’economia torinese".

La capogruppo e unica rappresentante dell'Udc al Comune di Torino conclude: “Invito il collega Musy e il Sindaco Fassino a ripensare su questa iniziativa. In un momento di crisi economica e sociale, come quella che stiamo vivendo, l’istituzione di una tassa per l’accesso in città oltre che non risolvere i problemi ambientali, mette le mani nelle tasche già svuotate dei torinesi.”

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