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Variante 200: un nuovo quartiere a Torino, una mega speculazione edilizia Stampa
Scritto da Giovanni Monaco   
Martedì 20 Luglio 2010 19:40

variante200Parte la mega speculazione immobiliare della cosiddetta variante 200. Una nuova città nella città, condita addirittura dall'arrivo della seconda linea del metrò, un investimento pubblico che moltiplica il valore dei terreni (che un privato ha acquistato da Fs) e sui quali si costruirà l'enorme colata di cemento.
Quell'area, come abbiamo scritto sul numero 30 di Però nell'ottobre dello scorso anno, è stata acquistata dalla società Regio Parco S.r.l. per soli 72 euro al metro quadro. In tutto si tratta di 182mila metri di terreno, nei pressi dello scalo Vanchiglia, dietro al Cimitero monumentale. Oggi si possono realizzare 250mila metri quadri di fabbricati. Servirà almeno 1 miliardo e mezzo di euro per costruire la seconda linea di metropolitana, che invece di essere diretta verso i popolosi quartieri a Nord della città, avrà il suo capolinea proprio qui, in una zona oggi disabitata ma che si vuole "valorizzare", pur essendo stata comprata da privati a un ente pubblico come le F.S.
Quando abbiamo chiesto all'assessore Mario Viano chi ci fosse dietro l'Immobiliare Regio Parco S.r.l., lui ci ha risposto sorridendo: "Che ne so, magari le persone con cui noi trattiamo sono delle teste di legno. Si faccia una bella visura camerale": l'abbiamo fatta: la Regio Parco ha sede legale ad Alba ed è stata costituita apposta per comprare quei terreni il 27 marzo del 2007. Il capitale sociale è di soli 100mila euro, detenuto da tre altre società: la cuneese DIMAR S.p.a. (50%) e due imprese torinesi, la Effeemme Gruppo Immobiliare S.r.l. (30%), nonché la Portoriva S.r.l. (20%). L'imprenditore astigiano Alberto Fassio è presidente del consiglio di amministrazione della Regio Parco. Campione italiano di tamburello, presidente onorario dell'Unione sportiva Callianetto, il suo nome è associato a operazioni immobiliari ambiziose e discusse, come quella condotta in Liguria, con l'acquisto dell'ex Ghigliazza di Finale, diventata poi oggetto di un gigantesco e contestatissimo progetto di edificazione turistica. Nel passato di Fassio c'è anche una delicata vicenda giudiziaria, che nel 2005 lo ha visto implicato secondo le accuse della Procura di Asti, in una storia di spaccio di cocaina, insieme ad altri numerosi personaggi del capoluogo.
Amministratore delegato della Regio Parco è invece Paolo Massucco, uomo leader nella grande distribuzione alimentare in Piemonte e Liguria, con interessi anche nel comparto immobiliare.
Si tratta di persone che da sempre hanno legami di tipo professionale con personaggi politici di centrodestra e centrosinistra. Non sappiamo se siano costoro le presunte "teste di legno" cui si riferiva l'assessore Viano. Certo dalle visure camerali non si può sapere chi ci sia dietro, ammesso che qualcuno ci sia.
Torneremo sull'interessante vicenda.

Ecco il comunicato odierno di Palazzo civico...
Il piano particolareggiato è uno strumento attuativo del piano regolatore, che permette di definire con maggiore puntualità indirizzi e indicazioni dettate dal Prg o dalle varianti urbanistiche, quali la rete delle infrastrutture, la suddivisione del suolo edificabile, e l’individuazione di opere e spazi di interesse pubblico.

Il caso del PP ‘Regaldi’, discusso questa mattina dalla Giunta (passerà in Consiglio comunale per l’adozione) individua una nuova Zut (zona urbana di trasformazione) denominata ‘Ambito 9.200 Regaldi’; inserisce una omonima localizzazione commerciale (L2) e modifica il limite della fascia di rispetto cimiteriale (da 150 a 100 mt), eliminando al contempo quelle stradali e ferroviarie, non più necessarie visto lo sviluppo del nuovo progetto.

Si tratta del primo importante tassello di trasformazione di una porzione dello scalo Vanchiglia, connesso alla variante 200 (ora Barriera C’entro). Interessa l’area compresa fra i corsi Novara e Regio Parco e il proseguimento delle vie Regaldi e Ristori, e permetterà alla Città di acquisire gratuitamente 140mila mq. di aree dalla proprietà, la Srl Regio Parco.

Il progetto prevede un nuovo fronte urbano sulla via Regaldi e corso Novara e un grande parco lineare lungo il tracciato di corso Regio Parco, più adeguato alla presenza del Cimitero Monumentale, nonché la ricollocazione delle attività produttive- artigianali che ci sono ora sulla via Regaldi. Per agevolare i trasferimenti, sarà riconosciuta per ogni bottega o laboratorio artigianale che si deve spostare una quota di slp pari o superiore a quella attuale.
Il nuovo progetto prevede un mix funzionale di slp residenziale al massimo del 60%, mentre il 40% sarà destinato ad Aspi/Eurotorino.

Si articola in due diversi ambiti:
- il primo sarà costituito da una compagine residenziale costituita da tre torri (una di 80 metri di altezza - che corrispondono a 22 piani circa -, e le altre due di 60 metri) attestate tra corso Novara e la nuova via Regaldi, con circa 250 appartamenti in tutto; e dal centro commerciale di fascia media (quasi certamente della catena Bennet) di circa 12mila mq. di superficie di vendita. I posteggi saranno prevalentemente interrati, tranne una minima percentuale a raso la cui vista sarà però nascosta, per chi proviene dal corso Regio Parco, da elementi di mitigazione naturale. L’intera soluzione architettonica è imperniata su una grande permeabilità fra le abitazioni e il parco lineare, in cui in questo tratto si distingue la presenza del nuovo ‘Canale Regio Parco’. La fruibilità visiva dell’elemento acqueo data dal canale si sommerà al vantaggio del recupero delle acque meteoriche.
Fra le torri residenziali il progetto prevede la realizzazione di una piazza, dove dovrebbe attestarsi la fermata ‘Novara’ della linea 2 della metropolitana

- Nel secondo ambito il progetto recepisce, nelle sue accezioni migliori, le indicazioni immaginate da Pietrolucci Studio Associato, vincitore del concorso di idee ‘La Metamorfosi’. Raccoglie la proposta dell’’isolato’ quale soluzione abitativa in spazi continui, con case mai più alte di 12 piani, disposte a quadrilatero intorno a corti centrali, con eventuali attività commerciali e/o terziarie a piano terra. Circa 17mila mq. a residenza (280 appartamenti) e 6mila mq. destinati ad Aspi al piede degli edifici.

Anche in questo caso, la centralità del progetto è generata dalla grande permeabilità con il parco lineare.
Fondamentale sarà la connotazione dello spazio urbano, tessuto connettivo non solo di collegamento fra i due ambiti, ma totalmente fruibile e qualificante: una centralità fondamentale sarà acquisita dalla via Regaldi, (ambito 1), che si trasformerà in un vero e proprio boulevard di 28 metri di larghezza, con piste ciclabili e doppie alberature. Percorrendo il nuovo boulevard si arriverà alle piazze Regaldi e Ristori, e ci si collegherà all’ambito 2. Il parco lineare dovrà continuare poi, in prospettiva, in direzione della Manifattura Tabacchi.

Trattandosi di opere da realizzare in qualità di oneri di urbanizzazione, come previsto dalla variante dovranno essere realizzati fin da subito, in concomitanza con le edificazioni. (ra)

 

 

Torino, 20 Luglio 2010

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 21 Luglio 2010 12:56
 

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