| Tagliati i fondi, ma le Circoscrizioni restano 10 |
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| Scritto da Redazione Però | |||||
| Martedì 13 Aprile 2010 13:27 | |||||
Di fatto, la variazione al regolamento sul decentramento presentata dall’assessore Marta Levi, non è affatto piaciuta al resto della giunta comunale. Esternamente, il motivo della bocciatura (anche condivisibile) è che a questo punto, mancando meno di un anno alle elezioni per il nuovo sindaco e pochi mesi all’inizio dell’ennesima campagna elettorale, pensare di mettere mano a una piccola ma tanto difficile rivoluzione come questa, sarebbe del tutto impossibile. Preso atto della situazione, l’intenzione di Chiamparino è quella di portare in Consiglio una bozza di modifica che preveda per l’appunto il dimezzamento delle Circoscrizioni. Come dire: calende greche. Non se ne farà nulla, insomma, anche perché sarebbe un enorme problema per i partiti – tutti – gestire adesso questa drastica riduzione di possibili candidati al seggio circoscrizionale. Pare che l’assessore Levi sia a dir poco furiosa per come sono andati a finire i suoi sogni di riforma.
In tema di bilancio, qualche mese fa, sette presidenti su dieci, non avevano firmato quello di previsione, in polemica con l’amministrazione comunale. |






Non ci sarà il previsto dimezzamento delle Circoscrizioni di Torino da 10 a 5. Invece, è stato messo a bilancio un taglio di altri 500mila euro dei fondi che il Comune passa alle amministrazioni circoscrizionali, una media di 50 mila euro l’una, per un ammontare di circa il 5% del bilancio di ciascun “piccolo municipio” torinese. È questo quanto emerge dall’incontro, appena conclusosi, tra la Giunta comunale, il sindaco Sergio Chiamparino (in questa caricatura di Benny è vestito da vigile urbano) e i presidenti di tutte le Circoscrizioni.
Comunque, qualche risparmio il Comune è obbligato a farlo, sempre gravato dal debito “monstre” di 5 miliardi di euro com’è. Ecco quindi il taglio di 500mila euro complessivi. “Negli ultimi quattro anni – spiega il presidente della Prima Circoscrizione Massimo Guerrini (nella foto) – i nostri bilanci sono scesi di circa il 30 per cento. Non è poco, perché nel frattempo il costo della vita non è sceso e le buche da riparare o i tombini da mettere a posto, restano. Il nostro è un lavoro pratico che non va sottovalutato, anche se è giusto tirare tutti un po’ la cinghia quando la crisi ci colpisce in questo modo. Quanto al dimezzamento delle Circoscrizioni, in linea teorica potremmo pure essere d’accordo. Tuttavia l’assessorato per il Decentramento esiste da quattro anni e pensare di fare tutto negli ultimi mesi, non mi pare tanto logico”.
