"Pronti a discuterne, troviamo insieme le soluzioni per riqualificare la piazza del Duomo". Al sindaco Piero Fassino piace la proposta lanciata ieri su "Repubblica" dalla Direzione regionale dei beni culturali di ripensare piazza San Giovanni, rendendola più vivibile e creando una maggiore connessione tra i vari edifici più o meno nobili, dalla cattedrale rinascimentale al novecentesco Palazzo dei lavori pubblici. E nelle prossime settimane il primo cittadino fisserà un incontro con gli assessori competenti, Claudio Lubatti sul fronte trasporti e Ilda Curti su quello urbanistico.
"Piazza San Giovanni non è una piazza, ma uno spazio di passaggio, un retro di qualcosa d'altro. Invece di lamentarci di quello che c'è, di dire che il "Palazzaccio" è brutto, invito i soggetti coinvolti, il Comune, la Curia e noi dei beni culturali, a creare un tavolo per restituire la piazza del Duomo alla città", affermava su queste pagine la soprintendente ai beni architettonici, Luisa Papotti. "Condivido la sollecitazione dei sovrintendenti Turetta e Papotti a una piena valorizzazione di piazza del Duomo", risponde al nostro giornale il primo cittadino.
Due i punti su cui i responsabili dei beni culturali in particolare insistono. Il direttore Mario Turetta vorrebbe fare rimuovere la sacrestia progettata dagli architetti Gabetti & Isola dopo il rogo della Cappella della Sindone nel '97 e in vista dell'ostensione dell'anno dopo, con conseguente visita del papa. L'edificio, che ostruisce tra l'altro la vista del Torrione Ormea, cerniera tra Palazzo Reale e il duomo, doveva essere provvisorio, ma dopo 13 anni è ancora lì. L'architetto Papotti propende invece in particolare per la deviazione delle linee di trasporto pubblico che attraversano quello spazio, con i tram che sferragliano a pochi metri dalla scalinata del duomo, mentre il futuro ingresso del Polo reale, che darà accesso anche alla Galleria Sabauda, si trova assai vicino alla fermata dell'autobus, un po' più in là rispetto al Duomo.
Nessuna replica è finora arrivata dalla Curia, e nemmeno da Gtt, anche se l'ex municipalizzata attende le indicazioni che arriveranno dal Comune. Claudio Lubatti, assessore ai Trasporti, coglie la palla al balzo: "Dobbiamo rivedere tutta la rete di trasporti della città, questa è quindi l'occasione giusta per capire se è possibile togliere i binari, oppure deviarli, da via XX Settembre. Non è un'operazione facile, perché si tratta del 4, linea che attraversa Torino da Nord a Sud, ma possiamo ragionare se esistono alternative valide. Pronto a discuterne insieme alla soprintendenza e a inserire questo aspetto nel giro di consultazioni che faremo".
Molti i messaggi giunti a Palazzo Chiablese, sede della Direzione regionale dei beni culturali, che si trova proprio a fianco del Duomo: "Ho ricevuto tante telefonate di architetti che concordano con la nostra proposta e ci incitano ad andare avanti", dice Papotti. Meno entusiasti alcuni lettori utenti dei mezzi pubblici, che hanno protestato all'ipotesi che alcune linee modifichino il loro tragitto. "La premurosa soprintendente - scrive in particolare alla redazione Paola Cosenza - avrà mai pensato che spostarsi coi mezzi pubblici, tram in particolare, è il modo migliore per tutelare l'ambiente, il paesaggio, i monumenti?".
