TORINO 6 feb (Però Torino) – Centro bloccato, percorsi Gtt modificati senza né avviso che pre-avviso, zona rossa nemmeno fossimo al G8. “Ma Fassino sapeva che sarebbe venuto Napolitano a Torino?”
A fare la provocatoria domanda è Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega Nord in Comune, che polemizza su come sia stata gestita la prevista visita del Capo dello Stato a Torino in occasione del convegno del Csm sui 150 anni della magistratura ordinaria.
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“Vie bloccate, traffico automobilistico fermo, zone inaccessibili anche a piedi ma, quel che è più grave, interruzioni e deviazioni nel sistema di trasporto pubblico, per il quale si è pagato oggi come negli altri giorni, senza che nessuna informativa, neanche minima e dell'ultimo minuto, venisse fornita ai fruitori”, si lamenta Ricca.
Il motivo di tante precauzioni era, ovviamente, la paura di contestazioni NoTav. Contestazioni che alla fine non sono arrivate, se non con il velleitario tentativo di Turi Vaccaro, prontamente fermato dalle forze dell’ordine.
Quindi alla fine solo i piccoli alunni della scuola elementare “Francesco d'Assisi” hanno accolto il Capo dello Stato, sfidando la pioggia con le loro maestre. E chissà anche se sapevano perfettamente perché si trovavano lì.
Un’accoglienza comunque ben diversa da quella riservatagli l’anno scorso in occasione dell’anniversario dell’Unità d’Italia, quando una folle festante l’aveva osannato.












