| Il vicepresidente del Piemonte Roberto Rosso si è dimesso |
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| Scritto da Redazione Però |
| Martedì 13 Luglio 2010 14:35 |
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Ultimo “sgarbo”, quello dell’imposizione di un direttore all’assessorato, scelto dalla presidenza e non da Rosso stesso. Ma al di là degli episodi, l’ex coordinatore piemontese di Forza Italia, non si è mai sentito tutelato da alcuno, specie quando subì – immediatamente dopo l’insediamento – una forte campagna negativa da parte de “La Stampa”, che lo accusava esplicitamente di essere nei guai. Perché, a dire del giornale della famiglia Agnelli, alcuni soci del patron Phonemedia Cazzago, erano indagati dalla procura di Catania per vicende legate ai finanziamenti europei sull’energia eolica. Rosso aveva appoggiato amministrativamente l’apertura di un phone center di Cazzago a Trino Vercellese, che aveva portato 4mila posti di lavoro, prima che l’azienda andasse in crisi. Alla fine, è arrivata la stringata letterina che tutti aspettavano e che ormai dalla giunta quasi si sollecitava. Dimissioni. Rosso ha salutato lo staff, un bacino sulle guance delle collaboratrici ed è immediatamente partito per Roma. Ora, al posto di Rosso, arriverà Claudia Porchietto, attuale capogruppo del Pdl in Consiglio regionale e record woman delle preferenze alle ultime elezioni subalpine. Le deleghe dovrebbero essere le stesse. Abbiamo chiesto all’assessore Massimo Giordano, incontrato stamane alla commemorazione del quarantennale dell’ente Regione, se cederà qualche sua delega alla Porchietto. Il leghista ci ha risposto: “Come no, hanno trovato quello giusto”. Possibile un piccolo scorporo delle deleghe che oggi ha l’assessore pidiellino Alberto Cirio (Turismo e Istruzione), ma nei fatti non probabile. |
| Ultimo aggiornamento Martedì 13 Luglio 2010 14:43 |




