| 12 assessori. Ghigo perde anche l'ultima battaglia | | Stampa | |
| Scritto da Redazione Però |
| Venerdì 16 Aprile 2010 13:24 |
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R E se Cota vince, Enzo Ghigo perde clamorosamente queste trattative, condotte con l'ultimo colpo di coda, il tentativo di riportare almeno a 14 gli assessorati per ottenere quantomeno due posti in più alla scalpitante truppa forzista, ormai sul piede di guerra con il suo coordinatore regionale. Alla fine della riunione per l'ultima limatura sull'attribuzione delle deleghe, il neopresidente del Piemonte ha annunciato la composizione della nuova giunta regionale. Il vice di Cota sarà Roberto Rosso, Cota ha tenuto per sé il coordinamento e l'indirizzo delle politiche del governo regionale, e le deleghe su: rapporti con l'Università, con la Conferenza Stato-Regioni, e con l'Unione Europea. Si occuperà inoltre direttamente di federalismo, semplificazione, edilizia sanitaria, internazionalizzazione e grandi eventi. A Rosso toccheranno Lavoro e formazione. Gli altri assessori saranno: Barbara Bonino, coordinatrice provinciale del Pdl di Torino, che avrà la delega a Trasporti, infrastrutture, mobilità e logistica; William Casoni, ex assessore di Enzo Ghigo che avrà Commercio e fiere, parchi e aree protette; Ugo Cavallera, altro ex assessore di Ghigo, che avrà Urbanistica e programmazione territoriale, opere pubbliche, legale. E ancora, il più votato del Pdl piemontese Alberto Cirio, che si occuperà di Istruzione, sport e turismo; l'attuale vicepresidente del consiglio comunale di Torino Michele Coppola che avrà le deleghe a Cultura, patrimonio linguistico, politiche giovanili; il consigliere comunale di Torino Roberto Ravello che avrà Ambiente, risorse idriche, economia montana, difesa del suolo, attività estrattive e protezione civile. A Caterina Ferrero, altro ex assessore di Ghigo, andrà la delega più pesante sotto il profilo delle risorse in campo: la Sanità, che si sommerà all'Assistenza, anche se molte competenze resteranno in capo alla presidenza, prima tra tutti la partita per la costruzione della nuova Città della Salute. Al delfino di Cota, il sindaco leghista di Novara Massimo Giordano, toccherà la competenza su Industria, piccola e media impresa, ricerca, innovazione, artigianato, energia, telecomunicazioni ed e-government. Alla deputata Elena Maccanti, responsabile della campagna elettorale di Cota, toccheranno due deleghe che il neopresidente ritiene delicate: il ruolo politico della gestione dei Rapporti con il consiglio regionale e la responsabilità sulla Struttura speciale per il controllo di gestione, cioé l'assessorato anti-furbetti annunciato in campagna elettorale. E ancora, gestirà: Polizia locale, Enti locali, Promozione sicurezza, Partecipate, Affari Generali. A Giovanna Quaglia, come Maccanti stretta collaboratrice torinese di Cota dai tempi della sua presidenza del consiglio regionale del Piemonte, andrà la delega al Bilancio, cui aggiungeranno: Programmazione, Personale, Patrimonio, e Pari Opportunità. Al giovane Claudio Sacchetto, che a 31 anni è stato il più votato della Lega in provincia di Cuneo, toccheranno: Agricoltura e foreste, caccia e pesca. Claudia Porchietto, prima eletta del Pdl con quasi 12mila preferenze, resta fuori. Vedremo se le daranno qualcosa e se riusciranno a placare le sue intenzioni belllicose, peraltro smentite questa mattina quando il suo nome è tornato in ballo per un assessorato dell'ultima ora. |
| Ultimo aggiornamento Venerdì 16 Aprile 2010 15:03 |





oberto Cota vince su tutta la linea: 12 assessori e non 14, tutti di suo gradimento, dei quali 4 alla Lega (tra i più importanti) 5 a Forza Italia e 3 ad An (partiti ormai confluiti nel Pdl, ma che nelle trattative hanno tenute ben separate le rispettive provenienze). Per ora gli assessori non si dimettono da consiglieri regionali e vedremo se mai lo faranno.