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Licenziati dai vagoni letto: "Fassino e Bonino non si curano di noi"

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TORINO 16 apr (Però Torino) - "Non è vero che la soluzione dei lavoratori ex Vagon Lits sia stata risolta, come alcuni organi di informazione rportano. La notizia è falsa: anzi, devo dire che noi licenziati da Servirail a Torino e in Piemonte, non abbiamo alcun segnale positivo. Il sindaco Piero Fassino si rifiuta di riceverci e l'assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino non ha fatto nulla di concreto per darci una mano". E' pesante l'accusa di Matteo Mele, responsabile provinciale del sindacato Fast Ferrovieri. Va ricordato che sia Fassino, sia Bonino, si recarono al cantiere del grattacielo Sanpaolo per rassicurare (e far scendere ) i lavoratori, quando lo occuparono nei mesi scorsi in segno di protesta.

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Lui, insieme con 70 lavoratori addetti ai vagoni letto, si è trovato senza lavoro da un momento all'altro, per scelte di strategia aziendale di Trenitalia, che pare puntare più sui pendolini che sui treni notte. "Vediamo Fassino e Cota viaggiare a braccetto con l'amministratore delegato di Trenitalia Moretti, altro che occuparsi dei lavoratori ingiustamente espulsi", dice Mele. E poi: "Non è affatto vero che al Ministero sia stato aperto un tavolo di trattative per darci una mano. E' tutto completamente falso. Se qualcosa si sta facendo, è solo per i lavoratori della Lombardia, ma grazie all'intervento degli Enti locali" e al fatto che esistono ferrovie locali, in quella Regione.

Questo l'antefatto:

A Torino, il 21 dicembre tre lavoratori sono saliti sul cantiere del nuovo grattacielo di Intesa San Paolo, per protesta: «Lo facciamo perché dall'11 Dicembre siamo senza lavoro – hanno detto – siamo stati lasciati a casa, quasi senza preavviso, perché la nostra azienda si è adeguata alla decisione di Trenitalia di tagliare i treni notturni a media e lunga percorrenza che collegavano il Nord e il Sud». Il 22 dicembre Ferrovie dello Stato ha emesso un comunicato che prometteva il reintegro di tutti i lavoratori licenziati, ma i tre non sono scesi e hanno continuato la loro protesta, continuando a presiedere il grattacielo. Il 23 dicembre sono scesi, dopo alcune parole di rassicurazione da parte del sindaco di Torino, Piero Fassino: «Ho parlato con Moretti e mi ha garantito una soluzione per questi lavoratori, ho sentito anche Passera e Caccia. Cosi queste persone potranno scendere dal presidio che hanno organizzato e passare il Natale con le loro famiglie».


Licenziati dai vagoni letto:
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