TORINO 1 dic (Però Torino) – Derby, ormai ci siamo. Questa sera, alle ore 20,45, ritorna il derby della Mole, la sfida stracittadina più vecchia d'Italia.

 

In questi giorni abbiamo praticamente già detto tutto, non ci rimane che aggiungere le ultime novità.

 

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Quello contro il Toro sarà il primo derby allo Juventus Stadium e i bianconeri hanno voluto arrivarci con la formazione migliore, senza però tralasciare la questione Champions League. Proprio in vista della gara di mercoledì contro lo Shakhtar Donetsk di Mircea Lucescu, Conte potrebbe tenere a riposo Vidal, reduce da un sovraccarico muscolare.

 

Il combattivo cileno, infatti, serveirà al massimo della condizione in Europa, visto che alla Dombass Arena mancherà lo squalificato Marchisio.

 

Dunque, la sua posizione potrebbe essere rilevata da Pogba (che un grande ex, "Furia" Furino, ha confessato di essere doppiamente felice se dovesse risultare lui decisivo per la vittoria bianconera) con Giaccherini favorito invece su Asamoah.

 

Quasi certo il recupero di Chiellini, autore della rete dell'ultimo successo juventino nel derby del 2009, in difesa, a destra Lichtsteiner dovrebbe riprendersi il posto, occupato da Isla nella partita con il Milan. In avanti la certezza è una sola: Giovinco. Conte è sicuro che sarà il suo derby ed è intenzionato a schierarlo dal primo minuto, con al suo fianco uno tra Matri e Vucinic.

 

"Sono carico. Torino è anche, anzi soprattutto la città del Toro. E il Toro è ben felice di giocare il derby. La Juventus ha un fatturato sei volte superiore al nostro, competere è difficile, mi pare che siamo di fronte a uno squilibrio evidente per intensità di capitali", ha dichiarato il presidente del Torino Urbano Cairo. Che ha colto l'occasione per ribadire la propria atavica antipatia per i cugini: "La Juve non mi è mai stata simpatica".

 

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Ha voluto intervenire proprio nell'immediatezza del calcio d'inizio per sgombrare il campo da ogni equivoco (o da ogni polemica innescata ad arte?): "Torino è la città del Toro, Ogbonna non andrà mai alla Juventus. Il giorno in cui lascerà il Toro avrà tali e tante offerte straniere che non gli passerà nemmeno per l'anticamera del cervello".

 

Era stato Claudio Marchisio a raccontare la grande attesa che c'è nella città piemontese: "Lo aspettavamo da tempo questo derby, sia noi che loro". Ma aveva poi lanciato un invito proprio al granata Ogbonna: "Vieni con noi, nella Juve!".

 

"Incontriamo la squadra in assoluto più forte, ma se non avessi la speranza di fare risultato non avrebbe senso partecipare. Andiamo ad affrontare la Juve con l'umiltà, la speranza e la convinzione di poterlo fare. Mi aspetto qualcosa di speciale da tutta la squadra", parole convinte di Giampiero Ventura, non solo il tecnico granata, ma il vero artefice di questo mezzo-miracolo con le corna e le sembianze taurine.

 

Ed ancora: "E' una partita che mi incuriosisce molto per vedere chi siamo sul piano della maturità, metteremo sul campo il lavoro fatto in un anno e mezzo".

 

Infine, sulla designazione dell'arbitro Rocchi, lo stesso che diresse il derby 2007 deciso da un gol contestato di Trezeguet, Ventura ha voluto abbassare i toni: "Nessuna polemica sugli arbitri, ho apprezzato molto le parole di Buffon e Marotta dopo il Milan. Dal nostro punto di vista però ho visto sei-sette episodi consecutivi che sono stato determinanti, l'ultimo in Coppa Italia mercoledì a Siena, ma finisce lì. Per Rocchi non sarà una partita difficilissima, entrambe le squadre provano a giocare a calcio, gli faccio in bocca al lupo, ma non ne ha bisogno".

 

Diamo un' ultima occhiata alla statistica: sinora sono stati in tutto giocati 225 incontri stracittadini, 91 volte ha vinto la Juve, 72 il Toro, mentre i pareggi sono stati 62. L'ultimo successo granata risale al 9 aprile 1995, quando il Toro vinse 2-1 in trasferta, facendo in pratica tutto lui: doppietta di Rizzitelli e autorete di Maltagliati.

Mario Bocchio