L'incontro fatidico, che ha dato il "la" alla certezza sulla chiusura della trattativa tra gli intermediari di Etihad Airlines e quindi dello sceicco Mansour per l'acquisto del Torino F.C. è avvenuto lunedì 18 ottobre. Ecco perché martedì, diverse persone vicine al Toro hanno cominciato a scambiarsi freneticamente sms, dando per sicura l'acquisizione della società da parte dei ricchi arabi.

Da parte nostra, abbiamo dato pieno credito a fonti che si sono sempre rivelate credibili, informate e precise, facendo un errore: non usare il condizionale e dare quindi per fatta la cosa, indicando in giovedì o venerdì scorsi, i giorni previsti per l'ufficializzazione. Ovviamente siamo stati presi di mira da orde di tifosi, la maggior parte dei quali (va detto) si sono rivolti a noi in modo civile e costruttivo, con una piccola minoranza di esagitati, più inclini all'ingiuria che al dialogo. Può starci, non saremo la prima testata ad aver affrettato una notizia, non saremo l'ultima e si sa che, nel calcio, i sentimenti sono molto più forti che nella maggiora parte degli altri ambiti. Non diamo la colpa a nessuno, la responsabilità giornalistica è tutta nostra, non certo delle fonti che hanno agito in tutta onestà, con vera passione di tifosi e che quando ci hanno sussurato al telefono "è fatta, è fatta!"; avevano quasi le lacrime agli occhi.

Ma diciamo di più: continuiamo a credere nella chiusura della trattativa. Anche perché, se così non fosse, si tratterebbe davvero di un sistema di diffusione delle notizie creato ad arte chissà da chi e chissà per quale scopo, che davvero risulterebbe poco credibile. Ieri, il caporedattore di un importante giornale, chiacchierando con un nostro collaboratore, ipotizzava uno "scherzetto" da parte dell'avvocato Giovanni Trombetta, apparentemente in urto con Urbano Cairo dopo l'estromissione dal C.d.a. granata, volto a destabilizzare l'ambiente. Ma noi che sappiamo la genesi del flusso di indiscrezioni, notizie e conferme, riteniamo che anche il più machiavellico orditore di trame trasversali, non sarebbe riuscito a fare una cosa del genere. E poi, per quanto ne sappiamo, non è affatto plausibile che un professionista come Trombetta possa nemmeno pensare una cosa del genere: del resto non è stato direttamente lui a diffondere le informazioni, questo è un fatto certo.

Guido Regis, presidente del Toro Club CTO, in una lettera aperta su internet, scrive: "Non si capisce perché e per come, con una tempistica da film di spionaggio, irrompe la notizia dell’imminente acquisto da parte di uno “ scericco” arabo, anch’esso dotato guarda caso di “ali”. Da più di un mese girava, rimbalzava, da Manchester a Milano, passando per Asti e sorvolando Torino. Come sempre, essendo i più sprovveduti di cultura geografica, si confondevano tra loro i sette Emirati Arabi Uniti, e Dubai con Abu Dhabi (giusto il secondo per i “ben informati”).

La scorsa settimana il nostro direttore Giovanni Monaco, è stato intervistato telefonicamente da Nicola Gallo, conduttore della trasmissione Tuttoderby, in onda su Videogruppo. Anche Gallo, discorrendo con Monaco, ha confermato che secondo le sue informazioni la trattativa era stata chiusa lunedì o quantomeno era in fase di avanzatissima progressione. Molti altri siti e giornali hanno confermato il flusso di notizie in questo senso e le voci su Emirates (un banale qui pro quo nel quale è caduta l'Ansa, senza per questo suscitare le ire di qualcuno) sono la prova provata che gli arabi non rappresentano una mera ipotesi. Clicca qui per il video.

Anche l'affrettarsi del presidente Urbano Cairo a smentire ogni trattativa con chicchessia, è stata letta da chi è addentro alle cose come un segnale positivo. Sino all'ufficializzazione nessuno ha il diritto di sbottonarsi e addirittura Cairo, da abile contrattatore, avrebbe voluto fare una replica in puro stile Moggi.