| La (seconda) smentita di Etihad |
|
| Scritto da Redazione Però |
| Lunedì 15 Novembre 2010 16:20 |
|
Come aveva già fatto tempo fa e come da noi riportato immediatamente, la Etihad smentisce di avere imbastito una trattativa per l'acquisto del Toro. Lo ha fatto esattamente nello stesso modo e per bocca dello stesso portavoce, anche se molti hanno letto in questa conferma di posizione una novità, probabilmente perché a scriverlo è un grande giornale come "La Stampa". Malgrado la prima smentita, le voci nel senso di un passaggio di mano sono continuate fino ad oggi. Voci circostanziate, dettagliate e in un certo modo informate, che abbiamo riportato - questa volta - con tutti i condizionali del caso. Va anche detto che "La Stampa" non chiederebbe lumi a Etihad, se non avesse da parte sua informazioni circa una trattativa, per l'appunto da smentire. L'aver usato il condizionale dopo il primo articolo all'indicativo, naturalmente, non ci ha salvato dalle critiche di qualcuno che si è sentito personalmente offeso. Poco male, ci sta. L'avvocato Giovanni Trombetta, da parte sua, ha smentito (anche a noi direttamente) di aver mai detto alcunché sul tema e nei giorni scorsi è stato avvicinato da alcuni ultras. Ci piacerebbe sapere cosa l'avvocato avrebbe detto durante questo colloquio che, a quanto pare, non per colpa sua è stato un po' agitato. Sicuramente, va sottolineato, la sua parola ufficiale è quella che conta, l'unica che conta. Visto che ormai il termine sta scadendo, diciamo di più: secondo il tam tam di questi giorni, tra oggi e domani avrebbe dovuto tenersi una conferenza stampa nella quale l'arcano sarebbe stato svelato. Ma qui le voci, tante, pressanti, rindondanti, non erano molto precise. La conferenza stampa non si capiva se avrebbe dovuto essere tenuta da Urbano Cairo o dagli acquirenti arabi. Si parlava insistentemente di un albergo cittadino e tutti erano alla ricerca del nome e dell'indirizzo. Si è pure detto che Cairo, per domani martedì avrebbe richiesto alla Digos un servizio di accompagnamento per la sua persona. Nessuna conferma, naturalmente, arriva dal servizio della polizia ed è impossibile dare credito a tali notizie. Da parte nostra, prendendo atto della smentita ufficiale di Cairo, già nei giorni scorsi gli avevamo chiesto un'intervista, intanto per dare il giusto spazio alla sua posizione e poi anche per cercare di capire come e perché in città si sia sviluppato questo flusso di dettagliatissime notizie che investivano la società. Molte delle quali provenienti da personaggi assolutamente qualificati. Sia chiaro: il Torino non è quotato in borsa, quindi non sembra corretto parlare di speculazioni finanziarie come quelle che hanno investito la Roma e i conseguenti sbalzi nelle quotazioni del titolo, sulle quali qualcuno avrà probabilmente lucrato. Ci sarà qualcos'altro sotto e forse Cairo ha un'idea di ciò che può essere successo. Il presidente del Toro, tramite i suoi avvocati, ci ha fatto sapere di non avere nulla da dire al riguardo, tranne confermare come è suo sacrosanto diritto la smentita della trattativa. Per la cronaca, diciamo anche che ora si parla di una cordata asiatica con coinvolgimento della coreana LG. A questo punto pare tutta fantascienza e francamente sembra che ci sia una gara a chi la spara più grossa. Di una cosa vogliamo scusarci con i nostri lettori: di avere dato per conclusa la trattativa all'inizio della vicenda, indicando poi pochi giorni di tempo per l'ufficializzazione. Siamo andati a rileggerci la cronistoria di tutta questa vicenda e giornalisticamente non è stato corretto utilizzare l'indicativo e non il condizionale in quella fase. Anche se poi, invece, capitasse qualcosa di buono. |





