La Juventus interrompe il filotto di pareggi in campionato nella maniera più eclatante: nell'anticipo della 28.a giornata, la squadra di Conte batte la Fiorentina al "Franchi" con un pesantissimo 5-0. Bianconeri presto in vantaggio con Vucinic al 16', poco dopo il viola Cerci si fa cacciare e la Juventus dilaga: segnano Vidal al 27', Marchisio al 55', Pirlo al 67' e Padoin al 72'. Dura contestazione dei tifosi di casa ai Della Valle.
LA PARTITA
Messaggio della Juventus al Milan: per la fuga, prego, ripassare. Madama passa l'esame di Firenze con un'autorità e una scioltezza inattesa forse dai suoi stessi tifosi, che su un campo tradizionalmente minato per i colori bianconeri, hanno visto una squadra padrona dall'inizio alla fine, capace – per fame, mentalità e rivalità mai sopite – di sbranare l'avversario, senza la minima pietà. E solo in parte può essere considerato significato di questo dominio l'espulsione di Cerci al 20', che ha azzeccato l'unico calcio della sua breve performance sul fondoschiena di De Ceglie. La Fiorentina, già in svantaggio, è andata letteralmente sott'acqua, ma tutto fa pensare che la Juventus, anche in parità numerica, avrebbe fatto il bello e il cattivo tempo. La condizione fisica è ancora ideale e consente il consueto "kick and run", spruzzato, finalmente, da un po' di qualità firmata Vucinic. E' lui, per il giubilo dei fidanzati della Signora, la risposta all'imperante Ibrahimovic rossonero. Già dopo pochi giri di quadrante, il volubile Mirko ha centrato il palo con una pregiata conclusione dal limite dell'area e quindi, al 16', ha chiuso con un tracciante destinazione angolino una manovra ai limiti del "barcellonismo" condotta dagli juventini ai 20 metri, passaggi corti e rapidi mentre i difensori viola osservavano ammirati.
Con lo 0-1 ancora fresco di stampa, come detto, ecco la "cerciata" che regala l'altro vantaggio a Conte. E allora grazie e via a un lungo e bello spettacolo bianconero, recitato tra l'altro di fronte alla platea più ostile: nel silenzio di furenti supporter viola, il gol di Vidal al 27' e altre calate buone per il gol da tutti i lati della sventurata difesa di Delio Rossi, che poco può fare se non osservare i suoi dibattersi inutilmente (Amauri), sbagliare appoggi a nastro o peggio tentare ritorsioni a suon di entratacce, come fa l'avvelenato ex Olivera. Proprio Olivera viene estromesso dal tecnico viola, che per tenersi aggrappato perlomeno al senso della partita inserisce De Silvestri e prova a creare qualche problemuccio almeno dalle fasce con un 4-4-1 dotato di rinnovata buona volontà, ma fatalmente scoperto: i due centrali residui di centrocampo (Lazzari e Montolivo) vengono letteralmente mangiati dai turbozebrati, che appena riconquistata palla fanno partire contropiedi (chiamiamoli col loro nome) a pioggia. Su uno di questi, all'11', Marchisio chiude i conti con un bel volo di testa su invito dell'ispiratissimo Vucinic, che invertendo i poli dei consueti schemi, dispensa assist anche a Pirlo per l'umiliante 4-0 al 21'. Il calcio, a differenza del pugilato, non contempla ko tecnici. E cinque minuti dopo, allora, senza la minima mercé, il neo-entrato Padoin, caccia dentro come se fosse l'occasione della vita la palla del 5-0.
Delio Rossi è marmorizzato, davanti a suoi occhi uno sfacelo viola, nella sua mente, forse, le immagini dello 0-7 di Palermo-Udinese di un anno fa. Scene di contorno a questo massacro la rabbia dei fans fiorentini, prima per un presunto off-side nell'azione del gol del 3-0 e quindi verso Della Valle e i dirigenti (in fuga dalla tribuna) dopo gli ennesimi schiaffi, quelli che fanno più male. Per uno juventino, roba da lampada dei desideri, che ovviamente continua a contenere il vero, grande sogno dipinto di tricolore. Buttate nel cestino tutte in una volta la pareggite, l'astinenza da gol, la paura – ammesso ci sia mai stata – di essersi grippata, la Juventus e Conte ripartono a testa bassa, pronti a fare finire chiunque come la malcapitata Fiorentina. Il prossimo avversario, guarda caso, è il Milan, martedì, in Coppa Italia. Molto più di una semifinale, davvero.
LE PAGELLE
Vucinic 8 Juventus senza qualità? Servono i top player (Marotta dixit)? Non ci sono goleador? I ronzii devono avere svegliato il barbuto Mirko, che a Firenze gioca una delle migliori partite della sua ormai lunga militanza in Serie A. Schioda il punteggio prima colpendo il palo e quindi realizzando l'1-0; quindi, è toccato dalla grazia dell'assist-man e manda in gol nell'ordine Vidal, Marchisio e Pirlo. Irriconoscibile, in bello ovviamente, rispetto al giocatore incostante e apparentemente distaccato dal tremendismo iniettato da Conte.
Marchisio 7 Anche il ritorno al gol del "Principino" è un gran bel segnale per la Juventus. Dinamico come e più dei soci di centrocampo, torna a buttarsi dentro con la lucidità che aveva fatto la fortuna della Signora nella prima fase del torneo. Gran bella rete, tra l'altro.
Caceres 7 Seconda prova da centrale e secondo giro di applausi per il "cavallo di ritorno" juventino. La Fiorentina saluta velocemente e Amauri non è da tempo un cliente temibile. Ma l'uruguagio gioca con una sicurezza che, ai tempi del suo primo giro dalle nostre parti, non gli si conosceva.
Buffon 7 Assistere da 60-70 metri a un massacro calcistico e tirare fuori una parata a cinque stelle (sul 2-0, tiro di Lazzari deviato sul palo) nell'unica occasione in cui viene tirato in ballo significa che SuperGigi è realmente nella sua seconda primavera psicofisica. Altra arma in più rispetto al rivale Milan.
Cerci 3 Uno che, in perfetto asse con panchine e quarto uomo, decide di tirare una pedata nei glutei a un avversario va forse analizzato ancora prima che multato o lasciato fuori squadra. Non c'è con la testa, e al di là della colossale sciocchezza, non sembra l'unico, nello spogliatoio viola.
Amauri 5,5 Si è molto esposto in settimana sognando vendette a suon di gol, giri di campo, seconda parte di frecciate dopo la partita. Invece, finisce a schifio, anche se certamente non gli si può rimproverare l'impegno: insieme a Lazzari e in parte Vargas è l'unico della Fiorentina che corre. Ma la sua chioma si scuote nel nulla, esattamente come ai tempi della (sua) Juve.
IL TABELLINO
FIORENTINA-JUVENTUS 0-5
Fiorentina (4-3-3): Boruc 6; Cassani 4,5, Natali 5, Nastasic 5, Pasqual 4,5; Olivera 4 (1' st De Silvestri 5,5), Montolivo 5, Lazzari 6; Cerci 3, Amauri 5,5, Vargas 5,5. A disp.: Neto, Gamberini, Kharja, Acosty, Salifu, Marchionni All.: Rossi 5
Juventus (4-3-3): Buffon 7; Lichtsteiner 7, Bonucci 6,5, Caceres 7, De Ceglie 6,5; Vidal 7 (24' st Padoin 6,5), Pirlo 7, Marchisio 7; Pepe 6, Matri 6 (14' st Quagliarella 6), Vucinic 8 (24' st Borriello 6). A disp.:Storari, Chiellini, Giaccherini, Del Piero. All.: Conte 7
Arbitro: Bergonzi
Reti: 16' Vucinic (J); 27' Vidal (J), 10' st Marchisio (J); 22' st Pirlo (J); 27' St Padoin (J)
Ammoniti: Lichtsteiner (J), Olivera (F)
Espulsi: 21' Cerci (F) per gesto violento (Fonte TGCom)
