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Finire agli arresti per un calcio in "zona Cesarini", si può. Certo, se ad essere colpito non è il pallone ma il portiere avversario il tutto risulta più comprensibile e giustificato.
Ingiustificabile, invece, il gesto compiuto dall'ex attaccante del Livorno Gaston Cellerino: al 94' della partita tra la sua squadra cilena, l'Union La Calera, e gli avversari del Santiago Wanderers, l'argentino con passaporto italiano ha pensato bene di rispondere ad un insulto rivolto verso i suoi familiari con un colpo da kick boxing indirizzato al colpevole, il portiere Mauricio Viana.
Un attimo e la violazione alla legge contro la violenza negli stadi è compiuta. Conseguenza: dritto in commissariato, come riporta il sito di Repubblica. Il pentimento di Cellerino è arrivato più o meno prontamente: "Mi rendo conto di aver dato questo cattivo esempio in un campo di calcio. Chiedo scusa alle famiglie e ai bambini che erano allo stadio".
Guai però a chiedere scusa Viana: "E' stata la reazione a caldo di quando insultano i tuoi familiari, non avrebbe dovuto dirmi niente. Stavo uscendo tranquillo dal campo dopo l'espulsione ed è venuto a insultarmi". Non è tutto: il 26enne si affida alle telecamere nella speranza che scovino il momento della provocazione subita.