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In Italia i carburanti più cari d'Europa

pompa benzinaTORINO 4 dic (Però Torino) - Record in Italia, abbiamo i carburanti più cari d'Europa. In molti lo sospettavano, ma a certificarlo sono le statistiche pubblicate oggi dalla Regione Piemonte e presentate a Torino nel corso del convegno "Il punto sulla rete distributiva dei carburanti in Piemonte", tenutosi in Consiglio regionale alla presenza di molti operatori del settore.

La ricerca rileva che il prezzo medio al consumo della benzina è il più alto d'Europa, con 1,739 euro al litro (dato riferito a settembre 2014). In Germania è 1,58, in Spagna 1,413, in Francia 1,499. In Regno Unito 1,62 euro. Per il gasolio, carburante più utilizzato, l'Italia è secondadopo il Regno Unito (1,68 euro). Con 1,617 euro di media al litro, il nostro Paese chiede agli automobilisti un sacrificio economico diverso rispetto a quello della Francia (1,299), della Spagna (1,325), della Germania (1,386). In Lussemburgo, paese di Junker, il prezzo medio alla pompa del gasolio è di 1,187 euro.

L'assessore alle Attività produttive Giuseppina De Santis, nell'aprire i lavori, ha sottolineato "l'impegno della Regione Piemonte verso i carburanti meno inquinanti. I dati raccolti testimoniano una tendenza costante, dal 2006, ad un calo generale dei consumi, mentre è continua la crescita della domanda di carburanti a minore impatto ambientale".

Nel mercato della distribuzione piemontese, i grandi razionalizzano, i piccoli provano a entrare sul mercato. Dall'anno scorso a oggi, in Piemonte hanno chiuso 92 distributori di carburante e 8 hanno aperto (saldo meno 84): "Le chiusure sono da parte delle cosiddette 'grandi sorelle' – ha detto Giacomo Orlanda, responsabile del settore carburanti della Regione – ad aprire spesso sono retisti o grande distribuzione". In totale, i distributori sono 1.794.
Negli ultimi sette anni il Gpl ha raddoppiato le vendite (arrivando a circa il 10 per cento dell'erogato totale) ma va ricordato che l'81,72 per cento dei distributori subalpini è ancorato alla vendita di benzina e gasolio, mentre poco più del 18 per cento fornisce carburanti alternativi.
In ogni caso anche il metano è in crescita, perché siamo passati dai 13 milioni di metri cubi erogati nel 2007, agli attuali 47 milioni di metri cubi.

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