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Autovelox a Torino: imboscate, non sicurezza

autovelox-vigiliurbaniDopo la nostra campagna di informazione sugli autovelox a Torino e la constatazione – sempre fatta da Però – che questa settimana d’agosto ci sarebbe stato il record assoluto con 45 postazioni di controllo mobili, persino il maggiore quotidiano cittadino s’è accorto della stretta da parte dei vigili e quindi del Comune. Hanno addirittura riempito di locandine la città, annunciando la cosa.

Com’è prassi di chi è grosso e potente, il quotidiano della Fiat non ha citato Però come fonte della notizia e invece ha chiamato il comandante dei vigili urbani di Torino, Mauro Famigli, per garantirgli un’ampia intervista nella quale spiega le proprie ragioni.

La risposta era prevedibile: secondo Famigli, i vigili non hanno alcuna intenzione di dare multe, proprio per nulla, ma e poi mai nella vita. Anzi, piazzano 45 autovelox in una settimana con il solo e unico scopo di prevenire incidenti, di far moderare la velocità ai tanti Schumacker sabaudi, che con le strade vuote d’agosto, prevedibilmente supereranno i fatidici 50 chilometri orari varie volte.

D’accordo, ci sta. Che doveva dire? Mica poteva svelare arcani misteri, tipo quello che il Comune ha bisogno di soldi e quindi tenta di beccare tutti i pazzi che sfrecciano a 60-65 chilometri orari su un boulevard a tre corsie deserto, ficcando loro sanzioni fino a 3mila e 119 euro.

Ma la giustificazione, lecita e legittima, non regge. Non è questo il modo per far ridurre la velocità e garantire la sicurezza. Se nessuno sa che in questa settimana ci saranno 45 autovelox, nessuno farà più attenzione e pigerà meno sull’acceleratore. Se le pattuglie si piazzano “a sorpresa”, tendendo quasi imboscate agli automobilisti, non si riduce la velocità, si aumentano soltanto le multe. Quindi le parole di Famigli (è solo logica applicata, ci auguriamo che il permaloso comandante non s’offenda) non sono supportate dai fatti.

I fatti, se l’obiettivo è quello dichiarato, dovevano essere diversi. L’ufficio stampa del Comune ha anche ad agosto due valenti colleghi che si prodigano a comunicare tutto ciò che serve ai politici e ai cittadini. L’assessore alla viabilità, avrebbe potuto e dovuto dare disposizioni all’ufficio stampa di preparare uno straccio di comunicato, per annunciare cotanti autovelox piazzati in una settimana. Avrebbero dovuto dire: sappiate che li metteremo, andate piano, rispettate i limiti, perché vogliamo evitare di darvi multe e invece ci interessa la sicurezza. Già, la sicurezza.

La sicurezza dell’incasso, si direbbe, visto il comportamento tenuto. Perché, salvo il solito algido elenco pubblicato sul sito dei vigili (ed è già tanto!) nessuno s’è premurato di avvertire che questa settimana gli autovelox sarebbero stati incrementati in questo modo. Nemmeno il quotidiano della Fiat – che per ragioni di “famiglia”, un minimo di benevolenza verso gli automobilisti dovrebbe averla – ha obiettato alcunché, non ha dato alcuna voce a chi, magari, avrebbe potuto criticare questa palese intenzione di multare senza avvertire e quindi prevenire. Soltanto la voce del “padrone”, in questo caso “comandante”. Se noi non ci fossimo incaponiti a diffondere questi elenchi e non avessimo notato il record, nessuno ne avrebbe parlato. La velocità media delle auto non sarebbe cambiata, le multe sarebbero fioccate e tutti (quelli che contano) sarebbero stati felici e contenti. Del resto, da un paio di mesi i vigili ci danno dentro con record di autovelox senza avvertire e gli incidenti, invece che diminuire, aumentano. Buon ferragosto, alla faccia della sicurezza sulle strade.
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