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Suicidio in Comune: era il Garante per le carceri

TORINO 8 set (Però Torino) - Era il "Garante per le carceri" del Comune di Torino, il 48 enne padre di tre figli suicidatosi stamane negli uffici comunali di Torino. È precipitato da oltre venti metri di altezza, dal sottotetto. Quando sono arrivati i soccorsi (ed anche i vigili del fuoco per cercare di capire meglio la dinamica dell'incidente) l'uomo già non respirava più.

Per i medici legali, come anticipato da Però, si tratterebbe di suicidio e la prova di questa teoria sarebbe la posizione in cui è stato trovato il corpo: troppo avanti rispetto ai balconi e alle finestre, come se non fosse caduto accidentalmente o a causa di un malore improvviso, ma come se si fosse buttato volontariamente. Sulla vittima, tuttavia, è stata trovata anche una ferita alla testa che potrebbe portare a sospettare di omicidio, ma che potrebbe anche essere stata causata dalla caduta. Ancora molti i dubbi a riguardo. I carabinieri proseguono le indagini per stabilire che cosa abbia spinto la vittima a togliersi la vita questa mattina e se dietro ci possa essere altro.

Colturato è descritto dai suoi colleghi e conoscenti come "una persona sempre allegra e soprattutto dedita alla famiglia", le sue foto di vacanza postate su Facebook non descrivono certo una situazione depressiva. Era rientrato dalle ferie il 22 agosto e questa mattina aveva timbrato regolarmente il cartellino poco prima delle 8. Aveva in mano il proprio telefonino quando è stato trovato senza vita.

Il sindaco della città, Piero Fassino, si è precipitato sul luogo della tragedia e, durante una conferenza stampa al teatro Regio, il primo cittadino ha chiesto un minuto di silenzio per il lutto e ha annunciato l'annullamento del Consiglio comunale previsto per oggi.

 

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