TORINO 16 apr (Però Torino) - "Come sempre, invece di dare la possibilità di lavorare agli imprenditori senza prenderli per il collo, si fa finta di dare qualche elemosina, con bandi pubblici complicati, difficili ed esclusivi". Ci va giù duro Dario Troiano, consigliere comunale di Torino (è subentrato al povero Alberto Musy, con il quale aveva condiviso l'avventura di una lista centrista) e candidato con la lista Chiamparino alla Regione Piemonte. La sua critica è tutta per il nuovo bando, gestito da Finpiemonte per la Valle di Susa (si chiama "ASSE I “Competitività delle imprese” - Misura 1.3 “Innovazione nelle PMI”). "E'un'altra occasione persa - dice Troiano - e i pochi soldi sembrerebbero già assegnati, visti i cavilli che sono stati inseriti".

Secondo Troiano, "i geni dell'attuale amminstrazione regionale", hanno previsto due linee:

Linea A) – "sostegno allo sviluppo delle aree interessate dal cantiere del nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione", destinata alle imprese ubicate nei Comuni di Susa, Bussoleno, Chiomonte, Venaus, Mompantero, Mattie e Giaglione. Poiché la Linea A) finanzia interventi finalizzati al sostegno del capitale circolante, "l'unica voce che servirebbe veramente per rilanciare l'economia in Piemonte, han pensato bene di limitarla a 7 Comuni. Ma ci vuole tanto ad estenderla a tutte le imprese della Regione Piemonte?", chiede il consigliere comunale Troiano.

Linea B) – "Fondo di Garanzia per lo sviluppo della Valle di Susa", a sostegno dell’accesso al credito delle PMI ubicate in 39 Comuni, da Avigliana a Bardonecchia, utilizzabile soltanto in abbinamento ad altra misura agevolativa gestita da Finpiemonte. "Ma cosa ce ne facciamo? - chiede Troiano - Lo sapete che le imprese hanno bisogno di liquidità? Ormai gli investimenti in cespiti, purtroppo, sono presi in considerazione solo da un pugno di imprenditori, perchè la stragrande maggioranza di essi è terrorizzata dal pianificare investimenti, che appaiono un salto nel buio! Sono disgustato: il riordino di Finpiemonte è davvero una priorità e leggere certi bandi non fa che confermarlo. Ma occorre anche trovare qualche 'illuminato' che sappia cosa sono le Piccole e Medie Imprese (perchè le ha vissute) e sia in grado di scrivere dei bandi che risultino effettivamente utili e fruibili. Lavorare così non solo è inutile, è dannoso. E i risultati della nostra economia lo dimostrano".