TORINO 5 Mag (Però Torino) - La filosofia dell'archistar. A svelarne segreti e principi è l'americano Daniel Libeskind, che salirà in cattedra il 16 maggio, giornata inaugurale della kermesse libraria, per una lectio magistralis sul suo lavoro e la sua ricerca.

Considerato da molti un profeta del decostruttivismo in architettura, un ramo dell'architettura contemporanea che privilegia l'asimmetria e le forme disarticolate, Libeskind ha firmato musei (come il Museo Ebraico di Berlino), sale concerti, centri congressi, università, hotel e centri commerciali in tutto il mondo. Un esempio della sua inesauribile vena creativa è il progetto originario della Freedom Tower, il grattacielo ora chiamato One World Trade Center, costruito sulle ceneri delle Torri Gemelle. In omaggio alla fama del suo illustre ospite, il Salone del Libro di Torino ha allestito una mostra di 52 disegni originali - relativi a otto progetti realizzati in Germania, Italia, Stati Uniti, Polonia e Inghilterra - presso gli spazi della galleria Ermanno Tedeschi. ''Never say the eye is rigid: architectural drawings on Daniel Libeskind'' è il titolo della mostra, presente all'interno del circuito di Salone Off, ciclo di 350 eventi che, fino al 21 maggio, vedranno impegnato il Salone oltre i padiglioni del Lingotto, in 140 location di Torino e provincia. Inoltre, a partire dalle 17, dopo la lectio magistralis, nella Sala azzurra, l'archistar dialogherà con il designer milanese Valerio Castelli sul tema ''L'architettura come testo''.