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Fino al 21 novembre all'Astra l'Apocalisse è con Lucilla Giagnoni

Fino a lunedì 21 novembre repliche al Teatro Astra di “Apocalisse” di e con Lucilla Giagnoni, nell’ambito della stagione del Teatro Piemonte Europa, con il Teatro Stabile di Brescia.

Che cosa hanno in comune il libro dell’Apocalisse e l’Edipo del teatro tragico greco? Per Lucilla Giagnoni la risposta sta chiusa in due parole, “cecità” e “rivelazione”, la cecità è quella di Edipo che proprio senza la vista riesce a capire e dunque “vedere” più a fondo; la rivelazione è quella racchiusa nel testo sacro che invita l’uomo a guardare con occhi nuovi. Insomma nessun monito apocalittico da parte della Giagnoni ma un intelligente invito a rinnovare la propria capacità di vedere il mondo, come lei stessa scrive: “Il Testo Sacro che per i cristiani sigilla la serie dei testi biblici e il testo teatrale che dà inizio ad ogni forma di indagine sull’Uomo vengono posti in parallelo a raccontare che la fine dei tempi è in realtà un nuovo Inizio e una nuova Vita per chi impara a Vedere. È la storia dell’evoluzione della Coscienza: un bambino appena nato vede il mondo come un fenomeno incredibile in cui pian piano le cose si riempiono di senso. Questa è l’Apocalisse, una RiNascita”. Studio per una rivelazione è l’ultimo capitolo di una trilogia della “spiritualità” composta dallo spettacolo Vergine madre, ispirato al percorso di salvezza raccontato nella Divina Commedia e dallo spettacolo Big Bang  che, a partire dall’ultima parola delle Divina Commedia, Stelle, e dai primi due capitoli del libro della Genesi, indaga sull’Inizio e sulla Creazione facendo dialogare il linguaggio della scienza con quello della teologia e quello del teatro. Lucilla Giagnoni, che ha debuttato in teatro alla Bottega di Vittorio Gassman a Firenze dove ha avuto la possibilità di lavorare con Jeanne Moreau, e poi dal 1985 al 2002, al fianco di Marco Paolini, Laura Curino, Eugenio Allegri e altri grandi attori, scrive una delle pagine più interessanti del teatro di narrazione italiano, l’esperienza di Teatro Settimo, guidato da Gabriele Vacis. Lucilla Giagnoni prende parte a tutte le più importanti produzioni di Teatro Settimo: tra cui Elementi di struttura del sentimento, Riso amaro, Stabat Mater, La storia di Romeo e Giulietta, Canto per Torino, Totem, Adriano Olivetti, spettacoli amati dal pubblico italiano e internazionale con cui la compagnia ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti. Collabora con diversi registi teatrali e costruisce parallelamente un proprio percorso personale, cui lavora per 10 anni, Paesaggi, in collaborazione con il regista Bruno Macaro che si sviluppa anche attraverso ricerche e laboratori teatrali tenuti in tutta Italia e che comprende gli spettacoli Atlante, Nudo su paesaggio, Manuale per fondare una città e Terra d’acqua. Al cinema ha lavorato con Franco Piavoli nel film Nostos, con Giuseppe Bertolucci in Il dolce rumore della vita e con Marco Ponti in A/R Andata e Ritorno. Per il M.A.S. Juvarra di Torino realizza gli spettacoli Othello e Vergine Madre, Premio Persefone alla drammaturgia nel 2007.

Autrice di trasmissioni radiofoniche e televisive per RAI, RAISAT e NETSYSTEM, tra cui Lucilla G, partecipa al progetto radiofonico Teatri alla radio diretto da Luca Ronconi. Nel febbraio 2008 è in scena con Zio Vanja diretto da Gabriele Vacis per l’inaugurazione della riapertura del Teatro Carignano di Torino.

 

TEATRO ASTRA (via Rosolino Pilo 6, Torino)

Dal martedì al sabato dalle ore 16.00 alle ore 19.00

Tel. 011 5634352 / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Tutte le sere ore 21, mercoledì ore 19, domenica ore 18

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