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Dal 22 novembre al Carignano gli "Spettri" di Ibsen

Debutta martedì 22 novembre alle 19.30 al Teatro Carignano “Spettri”, uno dei drammi più significativi del teatro di Henrik Ibsen, nella traduzione di Franco Perrelli, elaborazione drammaturgica di Letizia Russo e per la regia di Cristina Pezzoli.

Lo spettacolo è interpretato da Patrizia Milani (Signora Helene Alving), Carlo Simoni (Pastore Manders), Alvise Battain (Falegname Engstrand), Fausto Paravidino (Osvald Alving), Valentina Brusaferro (Regine Engstrand), le scene e le luci sono di Giacomo Andrico, i costumi di Rosanna Monti, video Mario Flandoli - Studio Due Effe.Spettri, prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano, sarà replicato per la Stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino fino a domenica 27 novembre. Oggetto di numerosi allestimenti in ogni paese, è stato spesso rappresentato in Italia, nonostante le numerose polemiche che accompagnarono la sua apparizione, a partire dalla prima americana e fino alla tardiva presentazione nella patria del drammaturgo, proprio l’anno in cui Ibsen venne colpito dalla paralisi che lo renderà un vegetale. Spettri ha come sottotitolo “et familjedrama” ossia “un dramma famigliare” ed è proprio in una dimensione domestica e borghese, la stessa di Una casa di bambola, successo che ha imposto il nome del drammaturgo in tutta Europa, che si ridicolizza un uomo di chiesa, si svela la corruzione di una classe sociale apparentemente impeccabile, si allude a tabù come incesto ed eutanasia e proprio per queste ragioni si incorre in un enorme scandalo. Scritto a Sorrento nell’estate del 1881, è la storia di Helene Alving, prigioniera di una vita costruita sulla menzogna e destinata al disastro: sposatasi senza passione, per conformismo ha tenuta nascosta la corruzione del marito. Dopo la morte dell’uomo, un importante capitano e dignitario di corte, la donna attende il ritorno dall’estero del figlio Osvald, per il quale spera in una vita nuova, lontana dalla lunga ombra paterna, senza sapere che il destino del giovane è ormai segnato. Per Ibsen la scelta della falsità conduce alla caduta, travolgendo i protagonisti e le loro famiglie, che pagano in prima persona e senza sconti per la propria ipocrisia. Dunque gli spettri sono i fantasmi del passato che tornano a turbare il presente dei vivi, ma anche i residui di superstizione che si faticano a dimenticare.

La vita non vissuta e le ombre del tempo soffocano ogni speranza di redenzione, e i lacerti del passato trionfano sulle speranze del domani. Cristina Pezzoli affronta per la prima volta Ibsen, con un cast che è un perfetto incastro di generazioni teatrali - da Patrizia Milani, Carlo Simoni, Alvise Battain alla giovane Valentina Brusaferro e all’ormai affermato attore-drammaturgo Fausto Paravidino - per una sfida interpretativa che affronta uno dei grandi classici del teatro moderno.

 INFO BIGLIETTERIA:

Biglietti: Intero € 34,00

Recite: martedì e giovedì, ore 19.30; mercoledì, venerdì e sabato ore 20.45; domenica ore 15.30.

 

Biglietteria del Teatro Stabile di Torino|Teatro Gobetti - via Rossini 8, Torino - dal martedì al sabato, dalle ore 13.00 alle ore 19.00. Domenica e lunedì riposo. Tel. 011/5176246 - Numero Verde 800.235.333

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