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Al Gobetti in scena Laura Curino e il dramma dell'Eternit

Debutta questa sera, alle 19.30, al Teatro Gobetti la pièce “Malapolvere – veleni e antidoti per l’invisibile”, progetto teatrale di di Laura Curino, Lucio Diana, Alessandro Bigatti, Elisa Zanino, con Laura Curino, liberamente ispirato al libro “Mala polvere” di Silvana Mossano (Ed. Sonda, 2010).

Si tratta di un magistrale esempio di teatro civile, civico, di denuncia, uno spettacolo che canta per gli uomini e le donne colpiti dall’amianto, uomini e donne vittime di una tragedia, tragedia simbolo di altre simili, accadute e che stanno accadendo. A partire dal richiamo alle ultime cronache provenienti da Casale Monferrato e dal processo Eternit. Così Laura Curino afferma: “Casale Monferrato è una bella cittadina tra le colline e il Po, ricca di storia, d’arte e di operosità. Città di colori, il rosso dei mattoni del castello, il rosa del cotto barocco, l’oro della Sinagoga, dei campi di grano e dei biscotti, le geometrie bianche e rosse del Duomo, il bronzo delle statue e dei metalli, il verde delle colline, l’azzurro del cielo e, sì, il bianco della nebbia e della neve. Un giorno, a coprire tutto arrivò il grigio, la cipria impalpabile della malapolvere dell’Eternit, il polverino sottilissimo che si insinua dovunque trasportato dal vento, dai mezzi, dalle persone. Casale è diventata città avvelenata, città di dolore. Ma anche città di risveglio, città di coscienza, città di vita. Qui si dipana nell’arco di più di cento anni, una delle storie simbolo della nostra contemporaneità; veleni in cambio di prosperità economica, fatiche e disagi al limite dell’umano in cambio di salari decorosi, fino all’assurdo scambio di malattia in cambio di “benessere”. E parallelo l’altro scambio infernale: bugie o silenzio invece di verità, arroganza invece di etica, rischi mortali invece di ricerca, profitti invece di sicurezza. Il processo Eternit, che si sta svolgendo a Torino, è il maggior processo penale che si sia mai celebrato per un disastro ambientale provocato da un luogo produttivo. Ed è attorno a questo processo, nelle persone che lo hanno voluto, nella dedizione delle famiglie, nella volontà di una intera città, che si scatena con forza l’antidoto all’indifferenza, alla menzogna e – speriamo un giorno – anche alla malattia. Quella che voglio raccontare non è solo la storia delle città dell’Eternit. È la storia tra queste due opposte energie: malefica e salvifica. È una storia di rabbia e d’amore. Amore per la vita di tutti noi”.

 Lo spettacolo rimarrà in cartellone al Teatro Gobetti  dal 31/01/2012  al 12/02/2012.

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